Entrerà in vigore il prossimo 8 marzo il Regolamento – DPR 19 gennaio 2015, n. 8 – che modifica il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162 per chiudere la procedura di infrazione 2011/4064 ai fini della corretta applicazione della direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi nonche' della relativa licenza di esercizio.
Il Regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.43 del 21 febbraio 2015.
Il 24 novembre 2011 la Commissione europea ha emesso, nei confronti dell'Italia, una lettera di costituzione in mora in base, tra l'altro, alla motivazione che le disposizioni regolamentari che recepiscono le due suddette direttive comunitarie si riferiscono ai soli ascensori in servizio privato, mentre nelle direttive stesse non si rinviene tal distinzione; nonche' in base alla motivazione che la disciplina relativa agli ascensori in servizio pubblico, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 753 del 1980, contengono talune disposizioni piu' restrittive rispetto a quanto previsto dalle direttive 95/16/CE e 2006/42/CE.
ESTENSIONE ANCHE AGLI ASCENSORI IN SERVIZIO PUBBLICO DELLA DISCIPLINA RECATA DAL DPR N. 162/1999. Al fine di recepire pienamente e correttamente gli indirizzi espressi dalla Commissione europea in materia di attuazione della normativa in materia di ascensori, il Regolamento corregge alcune disposizioni che ne avevano dato un’attuazione parziale: la principale fra queste è l’estensione anche agli ascensori in servizio pubblico della disciplina recata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 1999 in materia di ascensori e montacarichi, il cui ambito di applicazione era stato limitato agli impianti ad uso privato.
Viene introdotta anche una semplificazione di procedura individuando la possibilità di far svolgere la verifica ispettiva periodica, oggi riservata fra gli altri ad Organismi di certificazione notificati, anche ad organismi di verifica ispettiva accreditati da Accredia.
Infine, vengono meglio disciplinate e in parte semplificate le modalità di concessione nei singoli casi dell’accordo preventivo in deroga che, secondo la previsione già contenuta nella predetta direttiva europea, consente di ricorrere a mezzi alternativi appropriati per evitare rischi di schiacciamento per gli operatori e manutentori nei casi eccezionali in cui nell’installazione di ascensori non è possibile realizzare i prescritti spazi liberi o volumi di rifugio oltre le posizioni estreme della cabina.
Sul testo, approvato dal Consiglio dei ministri il 1° dicembre 2014, sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari di merito.