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Lombardia: Governo in ritardo su decreti Certificazione energetica e Requisiti minimi

Fondi regionali bloccati per 100 milioni. Manca ancora un testo in Conferenza Unificata. A lanciare l'allarme gli assessori Garavaglia e Terzi

mercoledì 13 maggio 2015 - Redazione Build News

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"Siamo ancora in attesa di due decreti ministeriali che recepiscano la direttiva 2010/31/UE: il primo riguarda i 'Requisiti minimi' delle prestazioni energetiche degli edifici e metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche, approvato in via definitiva dalla Conferenza unificata il 25 marzo 2015 (leggi qui); il secondo sulle linee guida nazionali per l'attestazione della prestazione energetica degli edifici. Questo significa che la Lombardia non ha ancora ricevuto le risorse che le spettano: ossia 100 milioni di euro circa".


A lanciare l'allarme gli assessori lombardi all'Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia e all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, che non nascondono la propria preoccupazione per il ritardo ministeriale.

Questi 100 milioni di euro di risorse mancanti - sottolinea l'assessore Garavaglia - muovono investimenti privati per 500 milioni di euro. In merito al secondo decreto sulle linee guida, il Mise non ha ancora neanche proposto un testo su cui lavorare. Quindi non è nemmeno partito l'iter del confronto Stato/Regioni.

In particolare, l'assessore Terzi e il collega Garavaglia ricordano come l'avvio della fase di istruttoria tecnica sui requisiti minimi risalga "a luglio 2014, con la predisposizione di una prima proposta di emendamenti del coordinamento tecnico delle Regioni in data 29 luglio 2014".

Il testo - annotano ancora i due assessori - è stato poi approvato in via definitiva dalla Conferenza Unificata il 25 marzo 2015. A tutt'oggi il decreto non è ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale". Un'incertezza sui tempi e i modi che riguarda anche "l'approvazione del nuovo schema di relazione tecnica di cui all'art. 28 della l. 10/1991, che, di fatto, costituisce lo strumento di verifica tecnica del rispetto di tali requisiti dei progetti esecutivi, ancora in fase di definizione dal parte del Mise.

Ancora più grave - si legge nella nota - il decreto ministeriale sulle linee guida nazionali per l'attestazione della prestazione energetica degli edifici. La prima (e unica) presentazione delle Linee Guida alle Regioni - prosegue il testo - è avvenuta nel corso della riunione del Coordinamento Energia del 3 dicembre 2014, alla quale non ha più fatto seguito alcuna trasmissione di documentazione da istruire.

A oggi quindi le Regioni non dispongono di una proposta ministeriale definitiva su cui confrontarsi ed esprimere un parere per poi passare all'espressione dell'intesa da parte della Conferenza Unificata prima dell'approvazione finale da parte del Mise.

E se i tempi necessari per il primo decreto fossero uguali, - concludono Terzi e Garavaglia - anche in quest'ultimo caso potremmo partire coi bandi solo tra un anno, quando invece eravamo già pronti un anno e mezzo fa.

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