La Regione Piemonte si è rivolta al Tribunale per vedersi riconoscere da Massimiliano Fuksas, progettista del nuovo grattacielo che ospiterà gli uffici dell'ente, 14 milioni di euro dovuti "per errori di progettazione" e per "una diversa interpretazione della parcella" di 20 milioni presentata dall'architetto.
La citazione – spiega una nota della Regione - è stata decisa a fronte di quella presentata in precedenza da Fuksas, che ha chiesto al Tribunale di vedersi riconoscere circa quattro milioni. Un'udienza per cercare di dirimere la questione è già fissata nel mese di giugno.
Non c'è da parte nostra alcuna intenzione di trascinare la polemica - rimarcano il presidente Chiamparino e il vicepresidente Reschigna - ma Fuksas chiedeva ulteriori pagamenti, ed è chiaro che la Regione dovesse difendersi. La questione a questo punto non può chiudersi con una stretta di mano. Riconosciamo il valore professionale di Fuksas, e ci auguriamo che il giudice stabilisca che lui non ha diritto ai quattro milioni, ma che non deve neppure sborsarne 14 alla Regione. Però lo deve dire un giudice. Il nostro primo dovere è tutelare gli interessi patrimoniali dell'ente che amministriamo, non vogliamo un domani essere chiamati a risponderne dalla Corte dei Conti.
IL 25 FEBBRAIO SCORSO SUGGELLATA LA PACE TRA LA REGIONE E L'ARCHISTAR. Ricordiamo che dopo la diatriba con le amministrazioni precedenti sulla questione dei cambiamenti al progetto e la polemica sulla parcella, Fuksas è ritornato direttore artistico del grattacielo nuova sede della Regione. La “pace” tra l'archistar e la Regione è stata suggellata il 25 febbraio scorso in occasione di un sopralluogo al cantiere del grattacielo (LEGGI TUTTO).