Efficientamento energetico

Efficienza energetica, i modelli di business degli operatori

Energy Efficiency Report: i target client sono essenzialmente il segmento terziario ed industriale, cioè clienti “complessi”

lunedì 22 giugno 2015 - Redazione Build News

efficienza_operatori

Nel 2014 il mercato dell’efficienza energetica in Italia è stimato in circa 5.200 milioni di euro.

Un'ampia analisi empirica del mercato e degli operatori coinvolti è offerta nella quinta edizione dell’Energy Efficiency Report, realizzata dall'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, e presentata lo scorso giovedì 18 Giugno in un convegno presso il PoliMi.

Le 3 macro-fasi in cui si suddivide la filiera dell’efficienza energetica sono:

Fase 1 Produzione e fornitura delle soluzioni per l’efficienza energetica

Fase 2 Distribuzione all’ingrosso e/o al dettaglio delle soluzioni per l’efficienza energetica

Fase 3 Realizzazione operativa dell’intervento di efficienza energetica

I soggetti che operano nella filiera italiana dell’efficienza energetica possono essere così classificati:

ORIGINAL EQUIPMENT MANUFACTURERS (OEM). Imprese che producono e forniscono le soluzioni per l’efficienza energetica.

WHOLESALER (W). Imprese intermediarie.

ENERGY EFFICIENCY SERVICE PROVIDER (EESP). Imprese che realizzano operativamente e gestiscono l’intervento di efficienza energetica (senza disporre di capacità produttiva di soluzioni per l’efficienza energetica).

ORIGINAL EQUIPMENT and ENERGY EFFICIENCY MANUFACTURERS (OEEEM). Imprese che producono e forniscono le soluzioni per l’efficienza energetica ed inoltre realizzano operativamente e gestiscono l’intervento di efficienza energetica.

LE CONFIGURAZIONI TIPICHE. Gli interventi di efficienza energetica nel segmento residenziale (3.068 mln €), sono spesso realizzati da soggetti esterni al settore dell'efficienza energetica, essenzialmente installatori afferenti al comparto delle costruzioni e della termo-idraulica.

Gli interventi di efficienza energetica nel terziario, a cui è ascrivibile un volume d’affari di 884 mln €, sono invece con maggior frequenza realizzati da attori specializzati, che spesso si occupano anche della gestione delle facilities.

Gli interventi di efficienza energetica nell’industria, a cui è ascrivibile un volume d’affari di 1.248 mln €, sono spesso realizzati da fornitori di servizi specializzati sui singoli processi produttivi e da fornitori di tecnologie che offrono specifiche soluzioni tecnologiche.

NORMATIVA UNI CEI 11352. Le attività caratteristiche degli interventi di efficienza energetica possono essere definite con riferimento alla normativa UNI CEI 11352.

CLUSTERIZZAZIONE. L’analisi delle attività caratteristiche ha permesso di suddividere il campione in 2 cluster, sulla base del livello di integrazione. I 2 differenti cluster d’analisi possono essere quindi così schematizzati:

- OPERATORI SPECIALIZED (56% del campione)

- OPERATORI INTEGRATED (44% del campione)

OPERATORI SPECIALIZZATI. Gli operatori specializzati tendono ad integrarsi sulle attività «a monte» del processo di realizzazione di un intervento di efficienza energetica, prediligendo le attività di audit e progettazione.

Gli operatori specializzati che si integrano sull’attività di installazione, ne assumono la responsabilità, demandando tuttavia all’esterno l’attività operativa a soggetti esterni. 


Le cosiddette «società di consulenza energetica» rappresentano invece una parte «minoritaria» del campione.

Il core business. Si nota come la quasi totalità degli operatori specializzati sia rappresentata dagli Energy Efficiency Service Provider (EESP), mentre è marginale il ruolo degli Original Equipment and Energy Efficiency Manufacturers (OEEEM).

Oltre alle ESCo, ossia le imprese che hanno come core business l’efficienza energetica, che ovviamente hanno un ruolo dominante, si denota una presenza interessante di imprese di Facility and plantmanagement che offrono servizi di efficienza energetica per due motivazioni principali: ampliare la propria offerta e ottenere un miglior rendimento degli impianti che gestiscono ed incrementare così la propria marginalità.

Il financing. Gli Original Equipment and Energy Efficiency Manufacturers (OEEEM) specializzati prediligono che sia il cliente ad accollarsi direttamente l’onere del finanziamento del progetto di efficienza energetica.

La maggior parte degli Efficiency Service Provider (EESP) specializzatisi prende carico dell’accensione di un debito presso i tradizionali istituti di finanziamento al fine di reperire le risorse per la realizzazione dei propri progetti di efficienza energetica.

Il contratto. Sia Efficiency Service Provider (EESP) specializzati che Original Equipment and Energy Efficiency Manufacturers (OEEEM) specializzati erogano i propri servizi di efficienza energetica ricorrendo a forme di saving contract ma con una presenza rilevante anche della forma di vendita pura.

OPERATORI “INTEGRATED”. Gli operatori integrati tendono ad integrarsi su tutte le fasi del processo di realizzazione di un intervento di efficienza energetica. 


Non mancano operatori che lasciano al cliente finale la responsabilità sul monitoraggio e sulla manutenzione, in particolare nel caso di interventi caratterizzati da soluzioni tecnologiche «standard» (motori elettrici, inverter, ecc.) che possono essere gestite dal cliente finale anche in assenza di competenze specialistiche.

Il core business. Si nota come la maggior parte degli operatori integrati sia rappresentata dagli Energy Efficiency Service Provider (EESP), ma assume una certa rilevanza il ruolo degli Original Equipment and Energy Efficiency Manufacturers (OEEEM) se paragonato al cluster degli operatori «specialized».

Il cluster è sostanzialmente «dominato» dalle ESCo, che si assumono la responsabilità della totalità delle attività caratterizzanti un intervento di efficienza energetica al fine di garantire elevata qualità ai propri clienti.

Il financing. Gli Original Equipment and Energy Efficiency Manufacturers (OEEEM) integrati, a differenza di quelli specializzati, finanziano i propri progetti di efficienza energetica sia attraverso l’accensione di un debito che richiedendo capitale al cliente finale.

Gli Efficiency Service Provider (EESP) integrati reperiscono le risorse finanziarie per realizzare i propri progetti di efficienza energetica prendendosi carico dell’accensione di un debito presso i tradizionali istituti di finanziamento. A differenza degli operatori specializzati, la maggior parte delle imprese dichiara di richiedere il finanziamento ai medesimi istituti con cui il cliente ha in essere relazioni.

Anche in questo cluster di soggetti, così come per il gruppo degli operatori specializzati, l’equity si rivela la metodologia di finanziamento meno utilizzata, a causa della bassa capitalizzazione che spesso caratterizza gli operatori italiani dell’efficienza energetica.

Il contratto. Sia Efficiency Service Provider (EESP) integrati cheOriginal Equipment and Energy Efficiency Manufacturers (OEEEM) integrati tendono ad offrire i propri servizi di efficienza energetica attraverso forme contrattuali che prevedono una remunerazione in funzione del raggiungimento di un determinato livello di risparmio energetico.

Cresce in modo rilevante il ricorso a forme contrattuali più articolate: circa il 57% degli operatori offrono contratti basati sulla garanzia del risparmio utilizzando contratti EPC secondo la configurazione «Shared Savings» o «Guaranteed Savings».

MESSAGGI CHIAVE. Il mercato italiano dell’efficienza energetica fa registrare un buon livello di maturità.

Notevole è infatti la presenza di operatori specialistici, ossia imprese il cui core business è l’«Energy Efficiency» (quasi il 60% sono ESCo).

I target client sono essenzialmente il segmento terziario ed industriale (che caratterizza l’84% del campione), cioè clienti “complessi”.

È inoltre notevole la disponibilità di contratti basati sul risparmio energetico. Gli operatori infatti prediligono offrire (68% delle imprese del campione) contratti basati sulla garanzia del risparmio energetico.

In merito alla tematica del finanziamento, gli operatori prediligono reperire (62% delle imprese del campione) le risorse finanziarie attraverso l’accensione di debito.

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