All’interno degli eventi programmati per l’edizione annuale di Restructura, si è svolta una importante riunione che ha visto riuniti insieme a discutere dei temi vitali per il settore dell’edilizia i vertici nazionali di Anaepa Confartigianato e Cna Edilizia. Le due Associazioni nazionali di categoria rappresentano la grande maggioranza delle imprese artigiane e micro e piccole imprese del settore (oltre 100.000) distribuite su tutto il territorio nazionale.
Partendo da una sintetica analisi dello scenario presente e futuro in cui versa il settore delle costruzioni, il Presidente di Anaepa-Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaelli e il Presidente di Cna Costruzioni, Enzo Ponzio hanno evidenziato che, in questo particolare e delicato momento della vita dell’artigianato e delle micro e piccole imprese dell’edilizia, è più che mai opportuno, se non necessario, impostare una politica unitaria tra le due più grandi Associazioni nazionali di categoria al fine di raggiungere gli obiettivi strategici di una fuoriuscita dalla pressante crisi in cui versa il settore da un decennio (al di là dei timidi segnali di ripresa che pur ci sono ma che al momento non sono registrati in maniera concreta dalle imprese), per indirizzarsi verso il suo auspicato e deciso rilancio, convinti che – come mostrano i dati di storia economica - la ripresa del comparto rappresenta il volano per l'economia dell’intero Paese.
Le due Associazioni hanno condiviso una agenda politica da proporre e mettere in atto al più presto possibile nei confronti del sistema di stakeholder politici ed istituzionali che interessano il settore dell’edilizia, i cui punti essenziali sono rappresentati da:
- la necessità di regolamentare l’accesso al settore edile, ai fini della sicurezza e della prevenzione dei rischi dei cittadini e della qualità degli interventi edili (anche in risposta all’abusivismo ed al lavoro irregolare);
- la realizzazione di un mercato degli appalti pubblici a misura di micro e piccole imprese, revisionando profondamente l’attuale e recente Codice degli appalti pubblici che - al contrario delle aspettative degli operatori economici – sta andando in direzione opposta ai suoi originari obiettivi dichiarati;
- la necessità di ulteriori interventi di semplificazione normativa e procedurale in edilizia (a favore dei cittadini e delle imprese e per agevolare un mercato non ancora liberato dalla burocrazia, anche se alcuni passi in questa direzione sono stati compiuti);
- la introduzione obbligatoria anche se graduale del fascicolo del fabbricato, a garanzia di tutti i soggetti interessati: cittadini, condomini, imprese e pubblica amministrazione;
- l’incentivazione dei processi di innovazione e digitalizzazione nel settore delle costruzioni, al fine di aumentare sia la produttività del settore sia la qualità degli operatori, ma – anche e soprattutto - di evitare il rischio di innalzare barriere tecniche al sistema delle micro e piccole imprese;
- la necessità di un aggiornamento e revisione delle relazioni sindacali, in direzione di un rinnovo del CCNL artigiani all’insegna della sua riconfermata autonomia e indipendenza dagli altri Ccnl del settore, nonché di una auspicata e necessaria riforma del sistema della bilateralità.
Su questa piattaforma politica, declinata sia a livello nazionale che territoriale, Anaepa Confartigianato e Cna Edilizia intendono disegnare il rilancio politico ed economico del sistema di imprese che le due Associazioni rappresentano e tutelano.