Perché, senza nulla togliere alla rubinetteria, il 65% di detrazione per rubinetti e docce e non per infissi e schermature solari? Se lo stanno chiedendo le associazioni del settore serramenti e schermature solari commentando la proposta di emendamento del Pd alla Legge di bilancio 2020 in commissione al Senato.
La proposta emendativa, ricordiamo, prevede di estendere l’ecobonus al 65% per le spese documentate effettuate «per l’acquisto e la posa in opera di rubinetteria sanitaria con portata di erogazione uguale o inferiore a 6 litri al minuto, soffioni doccia e colonne doccia attrezzate con portata uguale o inferiore ai 9 litri al minuto, cassette di scarico e sanitari con volume medio di risciacquo uguale o inferiore ai 4 litri». Ciò al fine di incentivare il rinnovo di tali apparecchi migliorandone quindi l'efficienza.
Il nuovo bonus coprirebbe le spese sostenute dal 1º gennaio 2020 al 31 dicembre 2022. Il valore massimo di spesa è fissato a 3mila euro.
Ricordiamo che la Federazione FINCO, in audizione di fronte alle Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera, nell’ambito dei lavori parlamentari per l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 (Ddl 1586), ha chiesto tra l'altro di ripristinare le detrazioni fiscali del 65% per infissi e schermature solari e di rendere strutturali le detrazioni per la riqualificazione energetica. L’articolo 1, comma 67, della Legge di Bilancio 2019 ha prorogato per un anno le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica, con percentuali differenziate a seconda della tipologia di intervento prescelto, confermando la percentuale del 50% per infissi e schermature solari.
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