Ultimo giorno di lavori venerdì 29 settembre per il 67° Congresso Nazionale degli Ingegneri a Catania. Il Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri Angelo Domenico Perrini ha commentato l’ultima parte del consesso siciliano.
“In chiusura dei lavori di questo 67° Congresso Nazionale – ha detto - desidero innanzitutto ringraziare il collega Mauro Scaccianoce e l’Ordine di Catania, oltre alle nostre strutture del CNI e della Fondazione CNI, per l’organizzazione impeccabile che ha accolto ben 1200 ingegneri provenienti da tutta Italia.
Ritengo che dal dibattito siano emersi i temi attualmente più importanti per la categoria come, ad esempio, l’Equo compenso, la rimodulazione dei bonus edilizi, l’iscrizione obbligatoria all’Albo per chi svolge la professione di ingegnere, la riforma del sistema 3+2, la laurea abilitante e così via. Ringrazio, in modo particolare, gli ingegneri delegati che hanno partecipato attivamente ai lavori attraverso il confronto avvenuto all’interno dei focus group e che hanno offerto una serie di spunti fondamentali che entreranno in maniera organica nel nostro programma dell’immediato futuro”.
“Abbiamo registrato una straordinaria partecipazione anche durante le sessioni formative e si confronto – ha detto Mauro Scaccianoce, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania - questo ci inorgoglisce, abbiamo condiviso “mete” trasversali e un bagaglio di aggiornate conoscenze, innescando curiosità e potenziali sviluppi che possono evolvere nell’esercizio della professione di ognuno di noi. Ogni Ordine d’Italia da oggi proseguirà la sfida della formazione con un percorso rigoroso, volto a erogare aggiornamenti di qualità per tutti gli ingegneri, liberi professionisti, dipendenti pubblici e privati. Bisogna adeguare il livello di preparazione, tenendo conto delle innovazioni tecnologiche e delle modifiche normative che corrono sempre più velocemente, badando al far sì che la formazione non si trasformi in un business ma conservi la vocazione a promuovere lo sviluppo delle competenze”.
Approvata la mozione finale
Le proposte cui fa riferimento il Presidente del CNI, elaborate dai 200 delegati che hanno partecipato al focus group, sono state presentate nel corso della mattinata ed hanno preceduto il dibattito sulla mozione finale, costruita a partire dalle linee programmatiche annunciate dal Presidente Perrini nel corso della lettura della sua relazione. I punti più votati emersi dal focus group sono stati nell’ordine: l’iscrizione obbligatoria all’Albo per gli ingegneri della PA; la modifica del sistema universitario del 3+2; aumentare l’attrattività degli Ordini; sostenere gli Ordini medi e piccoli in tema di gestione, marketing e comunicazione; il passaggio dalla gestione separata dell’INPS a Inarcassa; le lauree abilitanti.
La mozione finale è stata infine approvata con 1083 voti a favore, 57 contro e 27 astenuti. In chiusura è stata annunciata la 68esima edizione del Congresso la cui organizzazione sarà a cura degli Ordini di Grosseto e Siena.