“Dai dati forniti dall’Agenzia delle entrate si evince che l’ammontare dei crediti relativi ai bonus edilizi, rilevati tra il 15 ottobre 2020 e il 4 aprile 2024, è pari complessivamente a circa 219,5 miliardi. Tale importo si riferisce, per 160,5 miliardi, ai crediti connessi al super-ecobonus e super-sisma bonus, mentre la quota relativa agli altri bonus edilizi ammonta a 59 miliardi”.
Lo ha comunicato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in audizione sul DEF 2024 di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Fruiti finora 41,8 miliardi di crediti
“I crediti fruiti finora, attraverso la compensazione con modello F24, ammontano a 41,8 miliardi, dei quali 20,8 miliardi sono stati compensati nel 2023”, ha aggiunto Giorgetti.
“Si tratta dei dati sulle prime cessioni comunicate all’Agenzia, che comprendono, tuttavia, importi soggetti ad annullamento per vari motivi (frodi, errori e duplicazioni), mentre non considerano i crediti da fruire come detrazioni d’imposta. La stima ISTAT per il Superbonus (comprensiva dei crediti da fruire sia in compensazione sia in dichiarazione), depurata dai citati fattori, è pari a circa 153,3 miliardi nel periodo 2020-2023.
L’ammontare degli oneri connessi al Superbonus sarà oggetto di uno specifico monitoraggio, che sarà effettuato alla luce delle recenti norme introdotte nell’ordinamento che prevedono l’inserimento delle richieste di accesso ai benefici in specifiche banche dati curate da ENEA e dal Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri - Casa Italia, i quali trasmetteranno i dati al Ministero dell’economia e delle finanze”, ha precisato Giorgetti.
Il consolidamento della finanza pubblica rappresenta “una sfida complessa” anche per il pesante lascito di incentivi fiscali eccessivamente generosi, distorsivi e regressivi “sui quali siamo intervenuti con determinazione”, ha detto il titolare del MEF.
La revisione dei costi Superbonus impatterà sugli andamenti di fabbisogno e debito
“Le previsioni del fabbisogno e del debito a partire dal 2024 scontano gli effetti dei costi dei bonus edilizi rivisti alla luce dei dati più recenti di ENEA e Agenzia delle Entrate che, in coerenza con la tempistica delle comunicazioni obbligatorie sulle detrazioni maturate nel 2023, sono stati forniti successivamente alla pubblicazione del Conto economico della PA da parte dell’Istat nel comunicato del primo marzo.
Diversamente dagli effetti sull’indebitamento netto, la revisione dei costi relativi al Superbonus impatterà sugli andamenti di fabbisogno e debito secondo il profilo di effettiva fruizione delle agevolazioni. Il DEF stima, infatti, che le minori entrate dovute al flusso di crediti di imposta relativi ai bonus edilizi utilizzati in compensazione incideranno significativamente sulla dinamica del debito pubblico fino al 2026.
Ciò comporta l’aggiornamento dello scenario tendenziale di riduzione previsto nella NADEF. Il rapporto debito/PIL è comunque atteso collocarsi su un livello coerente con l’obiettivo enunciato nella NADEF entro la fine dell’orizzonte di previsione”, prevede Giorgetti.