Un edificio in stato di degrado, nel centro di Bressanone, obsoleto ed energivoro, è diventato in pochi mesi un hotel certificato CasaClima A: il Residence Nives. La proprietà avrebbe voluto inizialmente riqualificarlo per metterlo a reddito e ammortizzare i costi dell'intervento in breve tempo, ma l’ipotesi è stata scartata perché, conti alla mano, si è capito che il rapporto costi/benefici non sarebbe stato conveniente. Lo Studio Solarraum, che ha eseguito il progetto, ha perciò preferito procedere con la demolizione e la ricostruzione di una nuova struttura.
Trattandosi di un’area relativamente ridotta e con una densità di popolazione piuttosto alta, ci si è posti l'obiettivo di ottimizzare il più possibile volumi e spazi, per creare un maggior vantaggio economico per il proprietario. L'edificio è composto da 17 appartamenti, di tipologia diversa, adibiti a residence per vacanza, ed è caratterizzato da una geometria semplice studiata per sfruttare al massimo il lotto su cui sorge. Il complesso si compone di un livello seminterrato e quattro livelli fuori terra, di cui l'ultimo leggermente arretrato rispetto al filo del prospetto. Il seminterrato e i primi tre piani fuori terra presentano una struttura in calcestruzzo armato con cappotto in EPS, mentre l'ultimo piano è stato realizzato in legno XLAM con cappotto in lana di roccia. Il tetto piano presenta una struttura portante in legno coibentato con pannelli termoisolanti di spessore 20 cm, in pendenza.
Dal calcestruzzo al legno
La struttura molto compatta del Residence è caratterizzata dall’utilizzo combinato di pochi materiali in facciata: legno, intonaco e ferro. In particolare, il ferro delle balconate contribuisce a creare particolari effetti di contrasto e movimento. Ogni ambiente è stato progettato, anche nei minimi dettagli, per valorizzare al massimo lo spazio esistente ed evitare inutili dispersioni di metrature. Un'altra caratteristica del residence Nives è la coesistenza, all'interno di un unico progetto, organico nel suo insieme, di ambienti diversi per metratura e utilizzo di materiali. Seguendo uno schema ascendente, salendo dal piano terra all'ultimo piano, gli appartamenti diventano via via più spaziosi e presentano finiture e materiali più ricercati. L'ultimo piano è infatti stato interamente realizzato in legno non trattato.
Le due terrazze superiori sono state progettate ad hoc di grandi dimensioni, per poter nascondere alla vista l'ultimo piano, mentre le camere disposte sul primo livello si affacciano sul lato strada, ad 1,5 m di altezza. “Questo ci ha permesso – spiega la progettista arch. Barbara Wörndle – di sfruttare lo spazio di fronte all'edificio e di poter collocare i parcheggi, senza dover necessariamente costruire un altro piano interrato, sfruttando la massima altezza ammissibile”.
Luminosità e isolamento acustico
Tutti gli appartamenti sono orientati verso sud o verso ovest e beneficiano quindi al massimo della luce e del calore del sole. Le ampie vetrate si affacciano sui balconi realizzati in acciaio e legno, che con la loro alternanza rispetto all'intonaco creano un effetto estetico armonico di forte impatto. Le ampie vetrate sono state progettate anche con l'obiettivo di trasmettere a chi vive all'interno delle stanze la sensazione di essere immersi nella natura circostante e di sentirsi contemporaneamente protetti dal caldo estivo e dal freddo invernale. Le lamelle orientabili delle finestre regolano inoltre la luminosità a seconda dei gusti del cliente.
Per quanto riguarda l’acustica, sono state perciò create stratigrafie dedicate, alcuni appartamenti sono stati suddivisi con setti in calcestruzzo e sono stati utilizzati materiali isolanti adeguati: pannelli in gesso fibra per le pareti a secco e in lana di roccia per le pareti in legno. Grazie a questi interventi è stato possibile ottenere valori RW di 60 dB per le pareti e i solai divisori tra gli appartamenti rispetto ai 50 dB previsti per legge. Anche a livello di calpestio, mentre le normative prevedono 63 dB, qui il valore scende a 42 dB.
Qualità dell’aria
Per il Residence Nives, collegato a un sistema locale di teleriscaldamento, è stato previsto l'utilizzo di due impianti di ventilazione meccanica controllata Hoval che ricambiano l’aria in tutti i 4 piani dell’edificio. Con questo sistema di VMC è garantita la qualità dell’aria: vengono filtrate le particelle di sporcizia, le sostanze nocive, le polveri e i pollini, mentre l’aria viziata e gli odori vengono neutralizzati in automatico e con un ulteriore recupero di calore e umidità, senza dover aprire le finestre. Un altro aspetto particolarmente curato è la salubrità dei materiali utilizzati nell’intera struttura, compresi i componenti minori quali le colle o le vernici, l’adozione di tessuti naturali e antiacaro e di mobili privi di prodotti nocivi.
Bilancio energetico Zero
Il fabbisogno energetico della struttura per il riscaldamento è di 10 kWh/m2, interamente coperto da fonti rinnovabili. I serramenti, protetti dalla copertura e quindi non soggetti all’usura delle intemperie, sono stati realizzati in legno naturale, privo di trattamenti. Contemporaneamente è stato eliminato il guscio in alluminio, che sarebbe stato energivoro e avrebbe quindi indotto un forte impatto energetico, oltre che estetico. Per ottenere un ulteriore risparmio dei consumi, per l'irrigazione e il risciacquo dei WC è stato previsto l’utilizzo di acqua piovana.
In fase di progetto sono state elaborate particolari stratigrafie, studiate non solo per garantire bassi consumi, ma anche per assicurare condizioni idonee di comfort indoor, mediante la simulazione dinamica per il comfort termico e visivo e l'auralizzazione per il benessere acustico.
Per tutte queste peculiarità e per l'approccio particolarmente innovativo, il Residence Nives ha ottenuto la certificazione CasaClima A Welcome. Nonostante l'accuratezza e la complessità progettuale, la struttura ha visto la luce in soli 6 mesi, calcolando anche la fase di demolizione della struttura preesistente.
Foto: Focus FotoDesign
Scheda progetto
Superficie lorda: 1020 m2
Superficie netta: 840 m2
Volume: 1760 m2
Realizzazione: dicembre 2018
Costi: 1.950 euro/m2
Emissioni di CO2 l'anno: 39 kg/ m2 anno
Fabbisogni energetici: 10 kWh/ m2 anno
Hanno collaborato al progetto:
Committente: Moritz Amort
General Planer: Solarraum
Direzione Lavori: Solarraum
Architetto: Barbara Wörndle - Solarraum
Progetto energetico: Solarraum
Progetto esecutivo: Solarraum
Progetto statico: Kauer - KTB Engineers Design Group
Impianti: Tröbinger - KTB Engineers design Group
Impianto elettrico: Studio E-Plan
Imprese
Impresa edile: Plattner Spa
Isolamento termico: Plattner Spa
Serramenti: Vinaholz s.n.c.
Lavori in legno: Aster Holzbau Srl
Pavimentazione: Lobis Böden Srl
Impianto di riscaldamento/raffrescamento: Pezzei Srl
Ventilazione meccanica: Pezzei Srl
Fornitore VMC: Hoval
Impianto elettrico: Elektro Gostner
Impianto idrico: Pezzei Srl
Arredi: Resch Home Srl
Paesaggio: Gartenbau Kiener