La UNI/PdR 24:2016 “Abbattimento barriere architettoniche - Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design”, pubblicata il 29 novembre 2016 (clicca qui), fornisce una serie di linee guida e indicazioni tecniche per la riprogettazione del costruito in ottica universal design.
Il documento nasce dalla collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati e FIABA Onlus – Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche e, partendo dal presupposto che una città con una buona qualità di vita è una città in cui tutti possono sviluppare le proprie potenzialità e condurre una vita serena e soddisfatta, la Prassi illustra le modalità di un approccio metodologico fondato sul concetto di accessibilità per tutti che si basa sull'analisi del contesto, sulla metodica per il rilevamento delle criticità (compresi i criteri per l’individuazione delle barriere architettoniche e sensoriali) e sull’analisi delle scelte progettuali dei possibili interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.
La UNI/PdR 24 si ispira e prende spunto dal Concorso Nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, promosso proprio da CNGeGL e di FIABA Onlus, attraverso il quale si punta sui nuovi progettisti e li si responsabilizza rispetto al tema sociale dell'accessibilità globale, partendo dalla consapevolezza che è di importanza fondamentale sensibilizzare e formare opportunamente i futuri giovani progettisti che si occuperanno delle nostre città.
Il documento vuole essere uno strumento di lavoro per tutti coloro che intendono affrontare il tema della riprogettazione del costruito con un'ottica focalizzata sullo universal design e si fonda sul concetto che la riprogettazione debba partire dalla rilettura dello spazio architettonico mediante l'indagine funzionale e antropologica di come questo spazio viene vissuto e percepito, al fine di approfondire le problematiche connesse al superamento delle barriere fisiche, sensoriali e psicologiche.
Non è quindi più sufficiente applicare le singole normative: è necessario analizzare l’ambiente nella sua globalità, con un approccio olistico.