L'Aula della Camera ha ieri approvato la proposta di rinvio in Commissione Giustizia della proposta di legge Falanga “Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi”, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato.
La proposta di rinvio è stata presentata da Marco Di Lello (Pd), uno dei due relatori.
“Bene il rinvio del ddl Falanga in Commissione sperando che rappresenti un binario morto per questo provvedimento che culturalmente farebbe tornare indietro il Paese di 30 anni”, commenta Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente.
“Non si può legittimare un abusivismo di necessità, né rallentare e complicare le pochissime demolizioni degli edifici abusivi attraverso un ordine di priorità degli abbattimenti che metterebbe all’ultimo posto gli ecomostri abitati e che rischia di aprire la strada a nuovi ricorsi in tribunale rimandando all'infinito le demolizioni. Questo Paese – sottolinea il direttore generale di Legambiente - ha bisogno di una norma per fermare il consumo di suolo, partendo dal ddl fermo da oltre 500 giorni al Senato, e di provvedimenti efficaci per semplificare gli abbattimenti delle costruzioni abusive, prevedendo nuovi finanziamenti pubblici per le demolizioni da parte di Comuni e Procure già all’interno della prossima legge di stabilità. L'unica soluzione per debellare il virus delle costruzioni abusive – afferma Ciafani - è lo stop a qualsiasi ipotesi di condono nazionale, regionale o locale, e l'abbattimento senza esitazioni delle costruzioni illegali, togliendo dal ricatto elettorale il compito di procedere alle demolizioni ancora oggi in capo ai Comuni, dandolo invece allo Stato attraverso le Prefetture”.
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