Dopo le misure prese nel mercato del fotovoltaico, è la volta dell'acciaio. Come anticipato nei giorni scorsi, l’Unione Europea ha deciso infatti di imporre dazi antidumping sull’import di acciaio inossidabile laminato a freddo e proveniente da Cina e Taiwan. La misura è scattata lo scorso 26 marzo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue e prevede dazi fino al 25,2% sulle provenienze cinesi e fino al 12% su quelle di Taiwan. Percentuali che varieranno a seconda delle singole società.
Misura provvisoria
La misura è provvisoria, e avrà durata di sei mesi, mentre la decisione definitiva verrà presa alla fine dell'inchiesta antidumping che era stata aperta lo scorso giugno da Bruxelles su richiesta di alcune aziende europee rappresentate da Eurofer, l’Associazione europea dei produttori di acciaio, secondo cui dai due Paesi asiatici sono arrivati nel 2013 nella Ue, a prezzi illecitamente bassi, prodotti inox per 620 milioni di euro, coprendo il 17% del mercato.
Boom delle esportazioni cinesi negli ultimi 5 anni
Le esportazioni di acciaio inox prodotto in terreno cinese verso l'Europa hanno subito, secondo i dati diffusi dalla Commissione Ue, un'impennata del 70% dal 2010. Nello stesso tempo la produzione è scesa del 5% in Europa, l'occupazione dell'11% e gli investimenti del 17%. La federazione europea dell'acciaio considera "inammissibile che gli sforzi di questo settore dell'industria, che ha ristrutturato le proprie imprese, vengano vanificati dalla concorrenza sleale cinese che sta inondando i mercati mondiali."