Gestire in sicurezza infrastrutture ‘critiche’ quali reti elettriche, di telecomunicazioni e di trasporto di gas e acqua in caso di eventi naturali. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato da ENEA e Protezione Civile di Roma Capitale - nell’ambito del workshop “Tecnologie per il miglioramento della resilienza dei sistemi urbani” - che punta a sviluppare nuovi sistemi per la protezione delle infrastrutture critiche. Alla base della collaborazione il software sviluppato dall’ENEA - realizzato nell’ambito del progetto RoMA (Resilience enhancement of Metropolitan Areas) finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca - in grado di fornire previsioni di rischio per le infrastrutture in concomitanza di eventi naturali, come alluvioni e terremoti.
In pratica, il sistema acquisisce dati da sensori e previsioni meteo, elabora gli scenari dei fenomeni attesi, identifica gli elementi delle infrastrutture a rischio, stima i potenziali impatti sui servizi a causa dei guasti e infine quantifica le conseguenze sui cittadini e sul sistema produttivo.
La collaborazione con ENEA, formalizzata con la sigla dell’accordo di oggi, - ha dichiarato Cristina D’Angelo, Direttore dell’Ufficio Extradipartimentale Protezione Civile di Roma Capitale - è un importante passo in avanti verso l’implementazione dei sistemi di monitoraggio e valutazione dei potenziali scenari di rischio che permetterà, al nostro sistema di protezione civile, una programmazione degli interventi in grado di rispondere in maniera più efficace alle eventuali situazioni emergenziali.
Il passo successivo di ENEA e Protezione Civile di Roma Capitale sarà testare questo strumento in un contesto operativo per verificarne l’efficacia e soprattutto la resilienza. Il software va proprio in questa direzione, perché contribuirà a potenziare la capacità delle infrastrutture sensibili di resistere alle perturbazioni e a ripristinare rapidamente le funzionalità di servizi in caso di interruzione. Tutto questo è in parte già realtà, grazie all’accordo tra ENEA e ACEA che ha permesso di attivare nella sede dell’azienda capitolina una control room per la gestione della rete elettrica di Roma, con l’obiettivo di allargare la collaborazione anche al settore idrico.
Il sistema permette di calcolare scenari di danno alla rete elettrica anche a brevissimo periodo, utilizzando il cosiddetto nowcasting, la previsione del tempo ad elevata risoluzione spaziale e temporale nei minuti successivi e fino a un massimo di sei ore. Per garantire la continuità del servizio elettrico, i dati elaborati vengono trasmessi all’azienda che predispone i piani d’azione, come l’isolamento delle cabine primarie (75) e secondarie (14mila) a rischio. Si tratta quindi di un esempio di smart city che integra e ingloba nel complesso tessuto urbano la componente ICT per il controllo, lo sviluppo e il benessere dell’ecosistema cittadino. Sempre per il contesto urbano, l’ENEA ha anche predisposto un software per la previsione degli effetti dei terremoti, in grado di calcolare i danni per ogni singolo edificio – come nel caso di Firenze, grazie ai dati forniti dall’amministrazione – o per area censuaria – come nel caso di Roma.