“Le decisioni del giudice devono essere comprensibili a tutti, grazie a una motivazione chiara e un linguaggio appropriato. Il giudice non deve persuadere, ma dare conto della propria decisione, per questo profili processuali e forme di linguaggio devono stare insieme nella redazione della sentenza, che è la ragion d’essere del giudice”. Lo hanno sottolineato il Presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi e il Presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, sottoscrivendo l’accordo di collaborazione.
L’accordo stipulato tra l’Accademia della Crusca e l’Ufficio Studi della Giustizia Amministrativa rappresentato dal Presidente Marco Lipari, ha la durata di quattro anni, non comporta oneri economici, ed è finalizzato al miglioramento delle tecniche di redazione dei provvedimenti giurisdizionali e dei pareri consultivi.
La sinergia fra le due istituzioni mira a sostenere la lingua italiana, nel suo valore storico di fondamento dell’identità nazionale, e ad assicurare la massima efficacia, precisione e trasparenza dell’attività dei TAR e del Consiglio di Stato.
La Convenzione si svilupperà attraverso percorsi di formazione e di sensibilizzazione in materia linguistica dei magistrati, del personale amministrativo, dei tirocinanti e degli operatori del diritto attraverso studi, ricerche, corsi di specializzazione, formazione e aggiornamento sulla lingua del diritto e attraverso l’organizzazione di convegni, seminari e laboratori.