Continuano a scendere i prezzi delle batterie per accumulo elettrico. Secondo il report “Global Trends in Renewable Energy Investment 2016” (IN ALLEGATO) realizzato da Unep (United Nations Environment Programme) e Bnef (Bloomberg New Energy Finance) il prezzo medio delle batterie dei veicoli elettrici è sceso da 1.000 dollari per kWh ai 350 dollari per kWh del 2015. Ed è nell'ultimo anno (2014-2015) che si è registrato un calo consistente, pari al 35%.
Vendite di veicoli elettrici e ibridi in forte crescita
A contribuire al risultato sono state sopratutto le vendite dei veicoli elettrici e ibridi plug-in, che hanno registrato una crescita a livello mondiale del 60% fra il 2014 e il 2015, con 290.000 veicoli elettrici venduti nel 2014 e 462.000 nel 2015. Secondo i dati del report, il mercato statunitense dell'elettrico è rimasto stabile nell'ultimo biennio, mentre i mercati di Cina e Europa (soprattutto Norvegia, Regno Unito e Olanda) hanno assistito a un vero e proprio boom.
In aumento i progetti su larga scala
Il mercato è stato anche trainato dagli impianti elettrici su grande scala, che nel 2015 hanno raggiunto una capacità di stoccaggio pari a 250 MW, rispetto ai 160 dell'anno precedente. Fra i mega progetti vengono citati la gigafactory che Tesla Motors sta ultimando in Nevada, con una capacità produttiva annua di batterie agli ioni di Litio di 35 GWh, a un costo di produzione del 30% inferiore rispetto alla generazione precedente di batterie. E sul fronte delle batterie agli ioni di litio per applicazioni stazionarie l’impianto fotovoltaico che SolarCity sta realizzando alle Hawaii per una potenza di 13 MW e con un accumulo di 52 MWh grazie a 520 batterie Powerpacks di Tesla Motors, per un valore di circa 13 milioni di dollari.
Boom rinnovabili
E' l'intero comparto delle rinnovabili, a dirla tutta, a registrare buoni risultati. Secondo il report Unep-Bnef il 2015 si è chiuso con un record per gli investimenti in energie rinnovabili nel mondo, che hanno totalizzato 286 miliardi di dollari a livello globale battendo il primato di 278 miliardi registrato nel 2011. Il dato interessante è che per la prima volta gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo hanno superato quelli nelle nazioni sviluppate. L'anno scorso gli investimenti nei paesi sviluppati sono diminuiti dell'8% su base annua, a 130 miliardi, mentre quelli dei Paesi emergenti sono cresciuti del 19% a 156 miliardi. A fare la parte del leone è stata la Cina, con investimenti in aumento del 17% a quota 102,9 miliardi, cioè oltre un terzo degli investimenti mondiali. L'India ha raggiunto i 10,2 miliardi (+22%) e il Sudafrica 4,5 miliardi (+329%). Sul fronte opposto, nel 2015 l'Europa ha visto gli investimenti scendere del 21% a 48,8 miliardi, la cifra più bassa degli ultimi nove anni, mentre gli Usa hanno riportato un +19% a 44,1 miliardi. A livello globale, nel corso dell'anno 266 miliardi di dollari sono stati investiti in nuovi impianti rinnovabili, a fronte dei 130 miliardi stimati per centrali a carbone e a gas, con una nuova capacità installata di 134 Gigawatt. Senza le energie rinnovabili, si legge ancora nel report, nel 2015 sarebbero stati immessi in atmosfera 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 in più.