Lorenzo Primultini – classe 1967, ingegnere meccanico e un master in Business administration alla University of Chicago Booth School of Business, presidente della Primultini di Marano Vicentino (Vicenza) – è stato confermato all’unanimità presidente di Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani di tecnologie per la lavorazione del legno.
L’elezione è avvenuta durante l’assemblea generale svoltasi stamane, sabato 24 giugno, che ha manifestato la propria fiducia ai due nuovi vicepresidenti scelti da Primultini: Luigi De Vito e Raphael Prati.
Luigi De Vito – nato nell’ottobre 1973, sposato, tre figli, una laurea in Economia e commercio, Management industriale – è il direttore della Divisione Macchine Legno di Scm Group, ruolo a cui è giunto dopo intense esperienze in Unilever e in Biesse; da settembre 2016 è vicepresidente di Eumabois, la federazione che raccoglie le associazioni nazionali dei costruttori di tecnologie per il legno di tutta Europa.
Raphael Prati – Corporate Marketing & Comunications Director di Biesse Group – è ingegnere aerospaziale.? Classe 1970, di nazionalità italo-francese, è sposato e ha due figli. Fra le sue esperienze professionali Decathlon, Augusta/Finmeccanica, Airbus e Scm Group; oggi il suo campo d’azione è la definizione e l’attuazione di piani di marketing strategico e comunicazione integrata come fattore competitivo.
“Sono molto sodisfatto della squadra che abbiamo disegnato”, ha commentato il presidente Primultini. “Oggi Acimall è ancora più forte e coesa, guidata da un consiglio che è specchio fedele di un settore che vede i grandi gruppi industriali al fianco delle piccole e medie realtà, tipiche del tessuto industriale di questo e di molti altri comparti del “made in Italy”. Una cooperazione, un confronto che da sempre è una formula vincente per il successo delle nostre imprese”.
Durante l’assemblea – che ha anche provveduto alla approvazione del bilancio Acimall – il presidente Primultini ha voluto ringraziare il vicepresidente uscente Franco Paviotti, non solo per il suo contributo concreto ai lavori del cda, ma per i lunghi decenni di militanza e di disponibilità nei confronti della associazione e di tutti gli associati.