Mentre a Venezia continua la conta dei danni per lo straordinario fenomeno dell’acqa alta — che nella notte ha raggiunto il livello record di 187 cm, il più alto dall’alluvione del 1966 — l’Ordine degli Ingegneri ha espresso la propria solidarietà alle popolazioni colpite, agli operatori economici, sociali e culturali, ai professionisti e alle istituzioni.
La Comunità degli Ingegneri veneziani – sottolinea il Presidente ing. Mariano Carraro – si mette fin d’ora a disposizione con le proprie conoscenze ed esperienze. Grazie alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Regione Veneto, alla Città di Venezia e ai comuni metropolitani per il soccorso e la valida gestione dell’emergenza. Grazie ai volontari del sistema di Protezione Civile e a tutte le persone di buona volontà impegnate nel territorio.
Anche oggi la marea ha raggiunto un nuovo picco — attorno ai 150 cm — mentre lo stato d’emergenza chiesto dal sindaco Brugnaro resterà in vigore almeno fino a venerdì. Il governatore regionale Luca Zaia ha parlato di una “situazione apocalittica,” con danni incalcolabili in tutta la città — tra cui quelli alla Basilica di San Marco e allo storico Teatro La Fenice — e due vittime accertate.
I danni alla città sono ingenti.
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) November 13, 2019
Invitiamo cittadini e imprese a raccogliere materiale utile a dimostrare danni subiti: foto, video, documenti e altro. Comunicheremo le modalità per inoltrare la richiesta di contributo.
Info: https://t.co/SzLWTGi5XM pic.twitter.com/7CdtYptB0P