Un grande sistema di depurazione delle acque reflue che consente di riutilizzarle per scopi diversi e in base alle esigenze. "Questo è uno di quei progetti per cui si è molto orgogliosi", ha esordito Pete Sala, amministratore delegato del Carrier Dome e direttore delle operazioni di facility, in occasione dell'inaugurazione dell'impianto realizzato all'interno dello stadio situato all'interno del campus universitario della Syracuse University (NY). "Questo edificio ha 35 anni, ma le innovazioni introdotte lo rendono una struttura all'avanguardia.”
Un sistema complesso di imbuti e serbatoi dalla capienza differente
Il sistema prevede una serie di 'imbuti' per la raccolta di pioggia e neve posti in copertura dello stadio, di modo che possano confluire in serbatoi sotterranei (con una capiacità di 25.000 galloni, ovvero circa 95.000 litri) dove avviene la filtrazione e depurazione dell'acqua. Da lì l'acqua filtrata confluisce a sua volta in altri serbatoi più piccoli (in grado di contenere circa 17.000 litri di acqua) per il pompaggio, in modo da servire le toilet, femminili e maschili, non solo della struttura sportiva ma l'intero campus universitario.
L'obiettivo del sistema è non solo quello di riutilizzare l'acqua piovana ma anche di farlo in modo intelligente, limitando l'afflusso al depuratore centrale.
Tutta l'acqua raccolta, secondo il 'metodo tradizionale', andrebbe direttamente alla struttura di depurazione collocata nei locali sotterranei della metropolitana- spiega John Osinski, Senior Project Manager presso l'Ufficio di Progettazione e Costruzione. In questo modo invece saremo in grado di gestire meglio il quantitativo di acqua in base alle reali necessità.
Contributo degli studentiL'importanza del progetto non è soltanto quella di consentire una migliore e corretta gestione delle acque piovane ma anche quella di proporsi come 'best practice' educativa. Gli studenti del College of Visual and Performing Arts sono stati infatti coinvolti nel progetto da un punto di vista comunicativo: hanno realizzato dei moduli segnaletici, installati nello stadio, che spiegano il funzionamento e i benefici del sistema.
Un contributo è arrivato anche dagli studenti della Scuola di Architettura che hanno studiato i meccanismi utilizzati nella costruzione, e dagli studenti di Ingegneria civile e ambientale che hanno seguito da vicino il progetto, suggerendo anche alcune modifiche che sono state apportate.
Parte di un Programma di incentivi per innovazioni green
Il progetto è stato realizzato grazie a un finanziamento di 1,35 milioni dollari da parte del New York State Environmental strutture Corp (EFC), come parte del programma Green Innovation Grant Program, che prevede incentivi per lo sviluppo di 153 progetti orientati all'innovazione green, con particolare riferimento al consumo idrico.