Nella seduta di ieri in Conferenza Stato-Regioni è stato approvato il protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Ambiente e la Conferenza delle Regioni e Province autonome per definire e attuare misure omogenee nel settore degli appalti pubblici con particolare riferimento a tematiche relative agli acquisti e realizzazione di opere pubbliche sostenibili, favorendo la diffusione su base locale.
L'obiettivo principale del protocollo d'intesa – in allegato - è il rafforzamento delle competenze degli operatori delle PA responsabili degli appalti e delle centrali di acquisto nell’utilizzo di procedure di GPP per la reale integrazione di requisiti ambientali nella politica degli acquisti e realizzazione di opere pubbliche, attraverso la definizione di una piattaforma comune di azione che favorisca la diffusione di buone prassi e il miglioramento del dialogo tra il Ministero e le Regioni e tra Regione e Regione, anche al fine di garantire maggiore uniformità nei livelli di esperienza e competenza in materia di acquisti e realizzazione di opere pubbliche sostenibili, presenti nelle diverse realtà locali.
In particolare costituiranno oggetto di collaborazione lo svolgimento di attività di:
- confronto su tematiche inerenti il Green Public Procurement con particolare riguardo, tra l’altro, alle tematiche inerenti il ciclo dei rifiuti, le emissioni, l’economia circolare, lo sviluppo sostenibile, l’uso efficiente delle risorse;
- raccolta e condivisione delle informazioni utili per la realizzazione di sistemi di monitoraggio sul GPP, in forma integrata con quelle già trasmesse tramite i sistemi informatizzati regionali di cui all’art. 29, comma 4 del D.lgs. 50/2016;
- confronto e analisi sullo stato di attuazione dei CAM e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione degli stessi;
- diffusione e sensibilizzazione presso le pubbliche amministrazioni di temi relativi agli acquisti e realizzazione di opere pubbliche sostenibili, in particolare, per ciò che concerne l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) definiti dal Ministero dell’Ambiente;
- confronto e analisi in tema di acquisti e realizzazione di opere pubbliche sostenibili nell’ottica dell’eventuale definizione congiunta di piani di formazione finalizzati, tra l’altro, all’ottimale utilizzo degli strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti;
- collaborazione per la realizzazione di campagne informative rivolte alle associazioni di categoria, presenti sul territorio, interessate ai diversi CAM.
- diffusione della conoscenza e dell’utilizzo dei principi dell’LCA (Life Cycle Assessment), del LCC (Life Cycle Costing) e delle certificazioni ambientali, non solo limitato ai prodotti ed ai servizi ma anche all’interno di processi di progettazione.
BEST PRACTICE. Al fine di incentivare la governance sulle tematiche della sostenibilità degli appalti, le parti si impegnano a dare massima visibilità alle migliori pratiche sviluppate a livello locale e nell’ambito dei progetti finanziati dalla Comunità Europea o da altri Enti/Istituzioni.