ASMEL, l’Associazione dei Comuni che ha realizzato un servizio telematico per consentire agli enti locali soci l’acquisto su Amazon (LEGGI TUTTO), ribatte all’Onorevole Rampelli (FdI) che ha presentato un’interpellanza al ministro Brunetta sulla vicenda e ha affermato che Amazon “sbarca nel paese della cuccagna, la burocrazia italiana”.
«Ci vuole tanta fantasia per definire la burocrazia, specie quella dei Comuni, come il paese della cuccagna - afferma Francesco Pinto, Segretario generale dell’Organizzazione - dopo tanti anni di spending review che ha azzerato i trasferimenti erariali. Suggeriamo all’Onorevole di leggere l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera, che dimostra come le parti si siano ormai invertite, con i Comuni trasformati in contributori netti dello Stato centrale».
Secondo Rampelli, ASMEL ha approfittato di qualche buco normativo per aggirare CONSIP. Pinto ricorda «che il termine CONSIP appare 435 volte in Gazzetta Ufficiale nell’ambito di 115 provvedimenti normativi, atti a rafforzarne le prerogative e il monopolio negli acquisti pubblici a livello nazionale».
Il servizio ASMEL ha realizzato un canale riservato ai Comuni, per accedere ad Amazon, con credenziali fornite dall’Associazione. Gli Enti verificano l’eventuale maggior convenienza ed ordinano i prodotti. Ricevono la merce in 24 ore e se essa supera il loro vaglio, ASMEL provvede al pagamento.
Secondo l’Associazione, la maggior convenienza è legata oltre alla velocità di consegna, alla serietà dei comportamenti nei casi di restituzione del prodotto e soprattutto alla trasparenza con cui vengono poste a confronto, in tempo reale, le offerte di oltre un milione di venditori di tutto il mondo. Tra esse, vi sono 14.000 piccole e medie imprese italiane che riescono ad esportare oltre il 50% del fatturato realizzato su Amazon, e che oggi trovano interesse a vendere anche agli Enti pubblici italiani.
«In ogni caso - conclude Pinto - nessun aggiramento delle regole CONSIP, istituita fino a prova contraria per produrre vantaggi per gli Enti pubblici. Nessuno acquisterebbe su AMAZON prodotti offerti a condizioni migliori sul portale pubblico».
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