Si è spento all’età di 102 anni (ne avrebbe compiuti 103 il prossimo 7 dicembre) l'architetto Luigi Caccia Dominioni, uno dei protagonisti della ricostruzione nel dopoguerra a Milano.
Architetto, designer, urbanista, Caccia, dopo aver conseguito la laurea in architettura presso il Politecnico di Milano, aveva aperto un suo studio provato nel 1936 insieme a Livio e Piergiacomo Castiglioni. Costretto a riparare in Svizzera per non avere aderito alla Repubblica di Salò, nel 1945 riprende la sua attività.
Nelle sue opere, siano esse grandi edifici, piccoli uffici o oggetti di design, Caccia aveva sempre indagato le possibilità dell’espansione dello spazio.
“Mi sono sempre appassionato agli spazi piccoli- aveva dichiarato- e ho sempre dato l'anima per farli sembrare più grandi, ad esempio allungando i percorsi, contrariamente a una certa tendenza che tende a ridurli. L'ingresso diretto in soggiorno non lo amo perché non riserva sorprese, mentre il compito dell'architetto, io credo è anche quello di suscitare un succedersi di emozioni... I miei ingressi, le mie scale, persino i mobili sono soluzioni urbanistiche".I suoi lavori più importanti
Realizzò Casa Caccia Dominioni in piazza S.Ambrogio (la ricostruzione della casa di famiglia andata distrutta durante la guerra), l'edificio in piazza Carbonari (1960/61) il palazzo di Santa Maria alla Porta, nel 1961, e quello delle Cartiere Binda nel 1966. Insieme a Vico Magistretti progettò il complesso residenziale a San Felice e nel 1968 la Chiesa di San Biagio a Monza. Si occupò anche della ristrutturazione interna della Biblioteca e della Pinacoteca Ambrosiana e del ridisegno, nel 1996, di una delle piazze più importanti di Milano, San Babila. Nel Principato di Monaco realizzò il grattacielo di Parc Saint Roman.
Casa Caccia Dominioni
Intensa anche l’attività come designer: dalla lampada da terra Monachella (1953) alla poltrona Catilina (1958), dal piccolo mobile Casaccia (1962), al divano e alla poltrona Toro (1973), fino alla panchina in metallo Monforte (1986).
Nel 2015 ha ricevuto la Medaglia d’Oro alla carriera dalla Triennale di Milano.