La Conferenza delle Regioni ha licenziato un documento per dare prime indicazioni operative per l’adeguamento dei prezzari regionali delle opere pubbliche e infrastrutture (LEGGI TUTTO).
Il tema del caro materiali da costruzione è stato più volte trattato in sede di Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio e Conferenza delle Regioni e Province autonome. Purtroppo, la problematica degli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni prodotti da costruzione continua ad insistere ancora oggi, con probabile aggravamento nel corso del 2022 a seguito del rincaro dei costi del gas e dell’energia elettrica.
La Conferenza delle Regioni, nei mesi scorsi ha rilevato prontamente il disagio che ha investito sia il settore delle opere pubbliche che di quelle private legate al cosiddetto “Superbonus 110%”, con conseguente difficoltà delle imprese esecutrici e delle stazioni appaltanti nella gestione ed esecuzione dei contratti ed il rischio di un rallentamento o addirittura una paralisi delle opere, in previsione anche degli investimenti provenienti dal PNRR. Pertanto, le regioni hanno segnalato al Governo ed al Ministero delle infrastrutture l’urgente necessità di un intervento che mettesse ordine e chiarisse le implicazioni della crisi in atto, richiedendo l’apertura di un tavolo tecnico per individuare e condividere soluzioni operative.
Al fine di dare una concreta risposta alle problematiche in essere, ITACA (Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale) ha attivato attraverso la Rete dei Prezzari regionali, una specifica iniziativa di rilevazione dei prezzi così da fornire tempestivamente alle stazioni appaltanti prezzari adeguati ai valori di mercato per una corretta programmazione e progettazione delle infrastrutture e opere pubbliche. È di tutta evidenza come l’utilizzo dei prezzari regionali per la stima economica del base d’asta degli interventi, costituisca uno strumento fondamentale per garantire l’omogeneità economica e la qualità degli stessi.
Si è quindi ritenuto di proporre un elenco di materiali maggiormente soggetti alla volatilità del mercato, attivando anche un monitoraggio quadrimestrale/semestrale degli stessi, ed una prima indicazione in merito all’applicazione dell’istituto della revisione dei prezzi basata proprio sullo strumento del Prezzario regionale.
Le prime indicazioni e la tabella prezzi di riferimento sono disponibili in allegato.