“Il governo ha detto chiaramente, e lo ha scritto nel Documento di economia e finanza, che verranno trovati i fondi per assorbire il picco dei prezzi delle materie prime, legato anche alla guerra, e al caro energia”.
Lo ha dichiarato il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nell'intervista che ha rilasciato a Il Messaggero dal titolo: "Spinta ai porti del Centro e nuovi prezzi per le gare" di Umberto Mancini.
"Stiamo lavorando ad un decreto specifico, da varare nella seconda metà di aprile. Ci sarà la possibilità di adeguare i prezzi per le gare in essere e, soprattutto, per le prossime. Abbiamo infatti introdotto un meccanismo nuovo che compensa di più le imprese per gli aumenti, ma consente alle stazioni appaltanti di recuperare in caso di un'inversione di tendenza", ha spiegato Giovannini.
"Per i contratti dei 2022-2023 c'è un'alea a carico delle imprese che passa dal 10% al 5%. La quota eccedente sarà per l'80% a carico delle stazioni appaltanti e per il 20% a carico delle aziende", ha anticipato il ministro.
Le nuove gare “partiranno da prezzi di mercato. Nel secondo semestre del 2021 abbiamo registrato un aumento medio del 38% dei costi dei materiali rispetto al 2020. I prezzi, lo ripeto saranno adeguati, non vogliamo che le gare vadano deserte".