Tali risorse, a seguito della legge su La Buona scuola, sono confluite nel Fondo Unico per l’edilizia scolastica gestito dal MIUR. Si tratta complessivamente di 40 milioni di euro per le annualità 2014 e 2015.
GLI INTERVENTI DEVONO RIGUARDARE EDIFICI UBICATI NELLA ZONE SISMICHE 1, 2 o 3. Lo schema di decreto prevede che i progetti siano raccolti dalle Regioni e inviati al Ministero dell'Istruzione e p.c. alla Protezione Civile, entro il 30 novembre prossimo e non entro il 15 novembre come inizialmente previsto. Viene data priorità ad interventi esecutivi, cantierabili o definitivi appaltabili. Gli interventi devono riguardare edifici ubicati nella zone sismiche 1, 2 o 3. Sono ammessi anche interventi di adeguamento nelle Regioni e Provincie autonome interamente classificate in zona 4.
Le Regioni possono individuare gli interventi anche nell’ambito della programmazione unica nazionale per gli interventi di edilizia scolastica. Nel corso dei lavori della Conferenza Unificata, l’Anci ha evidenziato il poco tempo avuto a disposizione per esaminare il provvedimento ed ha espresso parere favorevole per evitare che le risorse non riuscissero ad essere impegnate entro l’anno. Ha per questo chiesto ed ottenuto da parte del sottosegretario Davide Faraone, l’impegno a coinvolgere l’Associazione nell’individuazione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse previste per il 2016.
SCUOLE BELLE, IN GAZZETTA IL DECRETO. Nel frattempo, sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 1 ottobre 2015 è stato pubblicato il decreto-legge n. 154/2015 recante “Disposizioni urgenti in materia economico-sociale”, in vigore dal 1° ottobre.
L'articolo 1, recante “Misure urgenti in materia sociale per garantire il decoro degli edifici scolastici”, dispone che “Per la celere prosecuzione degli interventi relativi al piano straordinario per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici, di cui alla delibera CIPE 30 giugno 2014, n. 21, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 22 settembre 2014, è disposto l'immediato utilizzo delle risorse già assegnate dal CIPE nella seduta del 6 agosto 2015, nell'importo di 50 milioni di euro per l'anno 2015 e di 10 milioni di euro per l'anno 2016, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione - programmazione 2014-2020. E' altresì autorizzata la spesa di ulteriori 50 milioni di euro per l'anno 2015, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, di cui all'articolo 18 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2”.
Leggi anche: “Scuole Belle, il Consiglio dei ministri accelera utilizzo risorse Cipe"