Gli aeroporti americani sono fra i più trafficati al mondo. Soltanto nel 2013 sono stati registrati 743 milioni di passeggeri che si sono serviti di voli nazionali. A questo aumento considerevole dei viaggiatori non è corrisposto, però, un adeguamento infrastrutturale per accogliere il flusso di persone e per trasformare terminal datati in aree efficienti. Almeno finora. Perché se è vero che rimangono alcune questioni legate alla difficoltà di finanziamento è altrettanto vero che ci sono un numero consistente di progetti in cantiere che puntano alla sostituzione di sistemi impiantistici obsoleti e alla creazione di nuovi concept in grado di offrire al cliente nuovi servizi e un livello più alto di confort. Secondo le stime attuali, l'industria spenderà più di 14 miliardi dollari all'anno da qui al 2017 per la riqualificazione dei principali aeroporti statunitensi. Questa è la buona notizia, ma la cattiva, o meglio quella più insidiosa, è che i lavori saranno molto invasivi, con cantieri nel cuore degli aeroporti, e la sfida, per le imprese coinvolte, sarà quindi quella di gestirli contenendo al minimo i disagi per i passeggeri.
Riqualificare gli aeroporti in un'ottica di ampliamento e miglioramento dell'efficienza, significa sostituzione degli impianti, ristrutturazione di alcune aree, comprese le piste di decollo ed atterraggio (perché per accogliere più passeggeri il primo passo è quello di prevedere arei più grandi e quindi che necessitano di più spazio) e le sale di attesa, e un incremento dei servizi a disposizione, come bar, ristoranti e negozi.
Per fare tutto ciò sarà necessario che i contraenti siano in grado di comunicare e coordinarsi con le parti interessati e che sviluppino dei modelli operativi improntati all'efficienza e all'efficacia. Quali gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione? La piattaforma statunitense Aviationpros, punto di riferimento per il settore dell'aviazione, ne elenca tre ritenuti fondamentali:
1. Progettazione chiara e condivisa. E' importante che la comunicazione ci sia fin dalle prime fasi progettuali. A questo proposito, lo sviluppo di modelli cosiddetti 'mock-up', che riproducono il progetto in scala ridotta (o maggiorata) consentono alle parte interessate di focalizzare i vari interventi, di condividerli e di avere una chiara visione d'insieme.
2. Integrazione del processo. I contraenti devono tenere in considerazione l'utilizzo dell'aeroporto da parte dei passeggeri, in modo da minimizzare al massimo l'impatto. Il che significa lavorare in orari di minor affollamento, ma anche predilire, ove possibile, la prefabbricazione rispetto al lavoro in situ e sopratutto l'utilizzo di Building Information Modelling (BIM) che consente di gestire, facendo ricorso all’impiego dei ambienti software di modellazione architettonica, strutturale e impiantistica che descrivono e strutturano gli interi organismi edilizi con tecnologie di rappresentazione 3D, l’integralità del processo edilizio: progetto, costruzione, gestione lungo l’intero ciclo di vita. Con un'ottimizzazione dei lavori, fondamentale sopratutto in caso di grandi progetti.
3. Sicurezza. Interventi importanti a grandi infrastrutture come gli aeroporti richiedono un'attenzione particolare alla sicurezza. Il che significa operare delimitando accuratamente le aree in cantiere e prevedendo un sistema di ingresso ed uscita con badge. Ma questo potrebbe non bastare. Sono diversi gli strumenti avanzati offerti dal mercato che consentono di gestire e controllare l'area coperta dagli interventi in modo più efficace. Un esempio è lo strumento InSiteMonitor, un dispositivo software che controlla in remoto l'impatto ambientale di un progetto, misura i livelli di rumore, polveri, vibrazioni e molti altri fattori di pericolosità e lancia un allarme nel caso in cui i livelli registrati superino le soglie di accettabilità.