Come abbiamo avuto modo di ricordare recentemente la legge di Bilancio 2023 ha confermato una serie di agevolazioni fiscali già esistenti, tra cui quella che riguarda la riqualificazione energetica degli immobili e che interessa non soli i cittadini, ma anche imprese e professionisti. A tutti gli effetti l’agevolazione rientra nella più ampia strategia messa in atto a livello governativo ed europeo finalizzata alla riduzione delle emissioni e al contrasto ai cambiamenti climatici.
In cosa consiste l’Ecobonus
L'agevolazione
è costituita da una detrazione dall'Irpef o dall'Ires ed è concessa quando si
eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli
edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono riconosciute per la
riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento
termico dell'edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre, comprensive di
infissi), l'installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di
climatizzazione invernale.
La detrazione spetta, inoltre, per: l’acquisto e la posa in opera di schermature solari; l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili; l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative; l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti; l’acquisto di generatori d’aria calda a condensazione; la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.
Le aliquote
Le detrazioni
sono da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, e variano a seconda che
l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e
dell’anno in cui è stato effettuato.
Condizione
indispensabile per fruire dell’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti
su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di
qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per
l’attività d’impresa o professionale. L'agevolazione può essere richiesta per
le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Per la maggior parte degli
interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%.
In
particolare la detrazione è pari al 50% per le seguenti spese: acquisto e posa
in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari; sostituzione
di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a
condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto (dal 2018
gli impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla
classe A sono esclusi dall’agevolazione). Invece, se oltre a essere in classe A
sono anche dotati di sistemi di termoregolazione evoluti è riconosciuta la
detrazione più elevata del 65%; acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione
invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Per i
condomini l’Ecobonus rimane anch’esso confermato fino al 31 dicembre 2024.
L’agevolazione consiste in una detrazione pari al 70% o al 75% (nel caso in cui
l’intervento migliori la prestazione energetica raggiungendo un livello di
qualità media di cui al decreto del MISE 26 giugno 2015), con una limite di
spesa massimo pari a 40.000€ per ogni unità immobiliare.