È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.92 del 20 aprile il decreto 24 marzo 2022 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che determina i criteri e le modalita' di definizione e di finanziamento dei percorsi di aggiornamento professionale dei lavoratori destinatari dell'ISCRO.
La legge di bilancio 2021 ha introdotto, in via sperimentale per il triennio 2021-2023, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), rivolta ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.
Il comma 400 dell'art. 1 della legge di bilancio 2021 stabilisce che l'erogazione dell'ISCRO sia accompagnata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale i cui criteri e modalita' di definizione nonche' il loro finanziamento sono stabiliti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
CORTE DEI CONTI: NOTEVOLISSIMO RITARDO NELL’EMANAZIONE DEL DECRETO. Il decreto 24 marzo 2022 è stato registrato alla Corte dei Conti il 12 aprile con la seguente osservazione: “Nel comunicare di avere ammesso a registrazione il provvedimento in oggetto, si rileva il notevolissimo ritardo nell’emanazione del decreto, adottato oltre il termine del 2 marzo 2021 di cui all’art. 1, comma 400, l. n. 178/2020.
Preso atto che l’ISCRO, quale intervento sperimentale, ha durata triennale e che la prima annualità si è già avviata a conclusione, si richiamano tutti i soggetti istituzionali coinvolti alla tempestiva attivazione dei percorsi di aggiornamento professionale in quanto ulteriori ritardi rischiano di pregiudicare la piena funzionalità delle misure in parola nonché l’efficienza e la celerità dell’azione amministrativa”.
LA RISPOSTA DEL MINISTERO. Nella risposta all'osservazione, il Ministero del Lavoro ha rassicurato la Corte dei Conti che “si richiameranno tutti i soggetti istituzionali coinvolti, INPS, ANPAL, Regioni e Province Autonome, alla tempestiva attivazione dei percorsi di aggiornamento professionale secondo le modalità previste nel decreto al fine di garantire la piena funzionalità delle misure in parola nonché l’efficienza e la celerità dell’azione amministrativa”.
IN ALLEGATO il decreto.
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