La Task Force USA-UE sulla sicurezza energetica ha deciso di distribuire almeno 1,5 milioni di termostati intelligenti a risparmio energetico nella UE entro l’anno. L’iniziativa è stata annunciata con una nota congiunta del Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e dal Presidente USA Joe Biden.
Tuttavia puntare tutto sui termostati intelligenti non basta. “Si tratta di una soluzione sicuramente utile, ma che non risolve a pieno il problema del risparmio energetico a meno di una sensibile diminuzione della qualità climatica dell’ambiente”, sostiene in un video Davide Truffo, HVAC Senior Manager di Airzone, società specializzata nella produzione di sistemi di controllo per la climatizzazione.
“I cosiddetti termostati intelligenti sono in grado soltanto di accendere e spegnere gli impianti in base ai comportamenti e ai comandi delle persone. La vera intelligenza risiede negli algoritmi di controllo delle macchine, che permettono di farle funzionare in quel range di potenza - tra il 45% e il 60% - dove hanno i migliori rendimenti. Solo così si può ottenere un risparmio di energia elettrica”.
L’intelligenza deve essere applicata non solo a capire il comportamento della persona, ma anche a gestire l’impianto nel migliore dei modi. Il termostato, seppur smart e connesso alla rete, non ha da solo questa capacità. Per rilevare una sensibile riduzione dei consumi mantenendo una buona climatizzazione dell’ambiente, bisogna andare verso sistemi che abbiano algoritmi di controllo progettati per ottimizzare il funzionamento dell'intero impianto facendolo funzionare nei range ottimali.
Grazie a questi sistemi è possibile ottenere un risparmio energetico fino al 73%, che significa bollette elettriche più basse e riduzione delle emissioni di CO2.