Sospiro di sollievo per discoteche, night club, palestre, piscine, centri termali, cinema, teatri, fiere, impianti sportivi, etc. che hanno subìto lo stop dell'attività a causa della pandemia. La Commissione Ue ha dato infatti il via libera agli aiuti per le attività rimaste chiuse per più di 100 giorni dal 1° gennaio al 25 luglio 2021.
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decreto del 9 settembre 2021 aveva stanziato 140 milioni euro costituendo il cosiddetto “Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse”.
Si è trattato in particolare di un aiuto aggiuntivo rispetto alla tornata di aiuti per tutte le partite Iva, previsto dall’art. 2 del decreto Sostegni bis, e che necessitava di approvazione da parte della Commissione Ue, come previsto dalla normativa del temporary framework.
Gli importi variano da 3 mila a 25 mila euro in funzione del soggetto beneficiario e del periodo in cui l'attività è rimasta chiusa a causa delle restrizioni imposte dal governo italiano.
In generale alle attività con codice Ateco 93.29.10 (discoteche, sale da ballo, night club e simili), titolari di partita Iva attiva prima del 23 luglio 2021, il contributo è riconosciuto fino a un massimo di 25 mila euro per ciascun soggetto beneficiario. L’importo preciso viene determinato dall’Agenzia delle Entrate in base al numero di domande ammissibili, fermo restando il minimo di 3 mila euro.
Per gli altri soggetti, titolari di partita Iva attiva prima del 26 maggio 2021, l'importo del beneficio dipende dai ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta 2019: 3 mila euro fino a 400 mila euro di ricavi/compensi; 7.500 euro con ricavi/ compensi superiori a 400 mila euro e fino a un milione di euro; 12 mila euro con ricavi/compensi superiori a un milione di euro.
Franco Metta