Nella splendida location del Castello di Rivalta, in provincia di Piacenza, ha preso il via il 24 settembre la quanta edizione di Concretezza. L'evento che durerà fino al 25 settembre è stato organizzato dalla Fondazione per la Ricerca e gli Studi sul Calcestruzzo ed è l'occasione per discutere di una questione cruciale a livello mondiale: l’impatto ambientale del settore infrastrutturale.
Il titolo della due giorni, infatti, è “Il futuro del calcestruzzo: siamo sicuri che stiamo procedendo con l’intento di proteggere l’ambiente?” e ha come obiettivo quello di analizzare le pratiche attuali e sviluppare strategie per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
Al centro della prima giornata di lavori un focus sul contesto locale, italiano e internazionale per la costruzione di un ponte per la concretezza che unisca mondo produttivo, sistema scolastico e universitario, società civile, Istituzioni, Media e Decisori.
Un impegno che si innesta sul grande lavoro già avviato negli ultimi venti anni dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, guidato dal fondatore Silvio Cocco, che attraverso l’erogazione di decine di percorsi formativi orientati al “saper fare” frequentati da oltre 3000 giovani delle scuole per Geometri hanno contribuito ad una loro maggiore qualificazione professionale e umana.
Otto tavoli di lavoro per il Buon Costruire
Al centro dell'evento otto tavoli di lavoro che hanno come scopo quello di coprire l’intera catena del Buon Costruire. Questi tavoli includono rappresentanti delle scuole (Università e Istituti per geometri), enti appaltanti, studi di progettazione, imprese di costruzione, produttori, laboratori di controllo, media e decisori. L’intento è di creare un dialogo costruttivo e proattivo che possa portare a soluzioni concrete.
Concretezza 2024 si riconferma un'occasione di confronto importante tra il mondo delle scuole, stazioni ed enti appaltanti, progettazione e direzione lavori, imprese esecutrici, produttori, laboratori di controllo al fine di fornire ai decisori indicazioni concrete che permettano un futuro responsabile. Il tavolo dei media invece ha il compito, non facile, di divulgare le verità emerse dai vari confronti diretti e ha visto la presenza di importanti volti televisivi come il giornalista Giuseppe Brindisi celebre volto di Zona Bianca e Duilio Giammaria, giornalista e conduttore RAI.