L'indagine è stata svolta nella città di Leicester, fortemente edificata e dove i tassi di inquinamento sono particolarmente alti, e con una concentrazione di alcune particelle nocive come il biossido d'azoto (NO2) che sfiora il 90%. I ricercatori hanno sviluppato un modello, realizzato in collaborazione con la società Bluesky specializzata in mappature aree, che integra una rappresentazione 3D della città a dati su edifici, strade ed alberi.
I ricercatori hanno anche scoperto che, mentre gli alberi diminuiscono la velocità del vento in città, allo stesso tempo producono più turbolenze che aiutano a disperdere l'inquinamento derivante dal traffico, con conseguente minore esposizione dei pedoni agli agenti inquinanti.
Ma la loro azione positiva non si limita alla dispersione delle emissioni nocive. Il verde contribuisce a ridurre lo stress da traffico, sia negli automobilisti che nei pedoni, e ad attenuare il rumore della circolazione veicolare.
Un modello replicabile
Lo studio ha interessato esclusivamente la città britannica ma potrebbe essere condotto, probabilmente con gli stessi risultati, in qualsiasi altra città del mondo. L'innovazione promossa dai ricercatori è lo sviluppo di un modello, che integra dati di natura diversa a mappe precise, come la Tree National Map, che potrebbe essere replicato altrove.