Una struttura in acciaio a campata unica di quasi 177metri che collegherà l'agglomerato urbano con la storica cittadella. Dopo quasi quattro anni di annunci e ripensamenti, il Ponte 'della Cittadella', ribattezzato come 'Ponte Meier', perché porta la firma dell'archistar Richard Meier, è vicino al completamento. Che potrebbe avvenire in concomitanza dell'apertura dell'Expo 2015.
Un arco che sottolinea il flusso dell'acqua
Progettato in sostituzione del vecchio ponte napoleonico, demolito alcuni anni fa a causa dei danneggiamenti dovuti all'alluvione, il ponte si compone di tre elementi principali: l’arco, la piattaforma destinata al transito pedonale, e quella destinata al transito veicolare, separate tra di loro. La struttura curva è stata creata, per sottolineare il rapporto fra il ponte e l'acqua. “Il flusso dell’acqua- spiega l'archistar- non è diritto ma scorre in una curva, per cui il ponte è curvato in relazione al corso dell’acqua, e lo accompagna. I due spazi creati all’altezza del fiume servono ai cittadini per avvicinarsi all’acqua, per riappropriarsi del loro fiume.”
Due ponti in uno: percorsi separati per pedoni e automobilisti
Mentre la scelta di creare due percorsi separati- uno per il traffico veicolare e uno per quello pedonale- risponde all'idea di rispettare le diverse esigenze di automobilisti, pedoni e ciclisti.
La carreggiata stradale è formata da 3 corsie veicolari per una larghezza totale di 10,50 metri. La piattaforma pedonale, destinata anche al transito delle biciclette, è invece situata sull’asse del vecchio ponte e, con una larghezza che varia tra metri 13 e metri 7 e realizzata con una pavimentazione in legno, costituisce un vero e proprio spazio pubblico sospeso sulle acque del fiume. Lo spazio vuoto centrale, interconnesso attraverso cavi e puntoni, è il principale elemento torsionale che sopporta gli effetti rotazionali causati dai carichi sbilanciati delle piattaforme.
Meier: 'un ponte fra passato e futuro'
“Il ponte- spiega ancora Meier- si sviluppa maggiormente sulla sponda destra che su quella sinistra e questo perché si è cercato di dare maggiore spazio alla parte di città che è più abitata. Si è insomma tentato di rispettare la città, di inserire il nuovo ponte nel suo tessuto connettivo, rispettando il vecchio per costruire il nuovo. Abbiamo voluto creare un ponte fra il passato e il futuro”.