Sono state approvate ieri dalla Giunta della Provincia autonoma di Bolzano le nuove linee guida e i contributi per favorire l’efficienza energetica e ridurre le emissioni nocive. "Se vogliamo affrontare con efficacia il cambiamento climatico, dobbiamo utilizzare le fonti di energia nel modo più intelligente possibile", ha detto oggi a Palazzo Widmann l’assessore provinciale Richard Theiner presentando le nuove linee guida.
Sono stati stanziati a bilancio 15 milioni di euro per il 2017. Con il Piano clima Energia Alto Adige 2050 la Provincia si è posta obiettivi molto ambiziosi: la copertura di consumo energetico con fonti rinnovabili dovrà arrivare al 75% nel 2020 (al 90% nel 2050), le emissioni di CO2 pro capite nel 2020 non dovranno superare le 4 tonnellate e entro il 2050 scendere a 1,5 all'anno, il consumo energetico pro capite dovrà ridursi a 2.500 watt nel 2020 e a 2.200 nel 2050.
"Un traguardo importante entro il 2050 è il risanamento energetico degli edifici", ha ricordato Theiner. Attualmente il tasso di risanamento è dell’1% (circa 600 edifici l’anno), il Piano clima prevede per il 2020 una quota annuale del 2,5%, pari a 1.500 edifici. Oggi il contributo per il risanamento energetico degli edifici copre il 30% dei costi riconosciuti, "ma con i nuovi criteri sarà aumentato al 50% per risanamento energetico complessivo con annessa certificazione dello standard Casa Clima", ha spiegato la direttrice dell’Ufficio provinciale risparmio energetico Petra Seppi. In caso contrario, il contributo resta del 30%. Tra le novità c’è anche l’aumento dal 30 al 70% del contributo per il risanamento energetico dei condomini: "Incrementando notevolmente il contributo provinciale e riducendo il periodo di ammortamento che ne deriva vogliamo incentivare e se possibile triplicare i risanamenti dei condomini", ha osservato Theiner.
RINNOVABILI. Accanto al risanamento energetico, le nuove linee guida puntano sull’utilizzo di energie rinnovabili. La nuova quota di contributo sale al 50% dei costi aggiuntivi nel caso, ad esempio, di un impianto di riscaldamento a pellets rispetto a una caldaia tradizionale. Nuovo è poi il contributo provinciale per la sostituzione di impianti di illuminazione pubblica: i Comuni potranno contare su un finanziamento del 50% dei costi riconosciuti. Per impianti fotovoltaici e impianti eolici realizzati in zone senza possibilità di allacciamento alla rete elettrica il contributo è del 65%.
RIVISTI ANCHE I CRITERI PER I CONTRIBUTI A FAVORE DELLE IMPRESE. Sono stati rivisti anche i criteri per i contributi a favore delle imprese: la quota del finanziamento per lavori di risanamento e di efficientamento energetico è mediamente del 50% per le piccole imprese, del 40% per le medie e del 30% per quelle di grandi dimensioni. Una ulteriore novità per le PMI è l’introduzione degli audit energetici: si tratta di una valutazione sistematica e periodica dell'efficienza dell'organizzazione del sistema di gestione del risparmio energetico. Il contributo provinciale ai costi di questa diagnosi volontaria, non obbligatoria, è del 60% per le piccole imprese e del 50% per le medie.
"Poiché in alcuni ambiti abbiamo elevato la percentuale di contributo, probabilmente aumenterà il numero delle domande e quindi l’importo per questa voce", ha osservato l’assessore. Un finanziamento tuttavia bilanciato dal fatto che non è prevista la costruzione di nuovi impianti di teleriscaldamento e non saranno più incentivati i generatori di calore nelle nuove costruzioni, poiché la direttiva sull’efficienza energetica prescrive una quota fissa minima di energia rinnovabile nei nuovi edifici.