Anche se l’Italia è stato il primo paese in Europa a bandire l’amianto, questo è ancora presente in maniera diffusa sul territorio nazionale.
Una recente indagine promossa dall’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) mette in evidenza che persistono situazioni critiche in molti comuni, tra cui quelli dove erano insediate attive fabbriche di cemento amianto. L'amianto è presente in oltre 2.400 scuole e si è registrata una crescita delle vittime civili: si tratta di 4 mila decessi l’anno secondo stime per difetto ma si prevede un picco tra il 2020 e il 2025.
Sono 11 le regioni dotate di almeno un impianto specifico per lo smaltimento dell'amianto. Il 75% dei rifiuti contenenti amianto va nelle discariche fuori dai confini nazionali.
RETE DEI COMUNI “ZERO AMIANTO” E TOUR DELLE BUONE PRATICHE. L’Anci ha promosso la rete dei Comuni “Zero Amianto” per favorire la realizzazione di iniziative concrete volte al progressivo superamento delle situazioni di criticità presenti sul territorio. La prima iniziativa della Rete dei comuni Zero Amianto è il tour dedicato alle buone pratiche, un viaggio per l’Italia destinato a comuni e cittadini per capire e gestire le responsabilità, l’informazione, le procedure e le competenze.
Le prime tappe del tour buone pratiche vedranno coinvolte nei primi sei mesi del 2017 le città di Bologna, Casale Monferrato, Catania, Firenze, Lecce e Monfalcone, Bologna. Gli incontri hanno obiettivo di rispondere alle concrete esigenze del territorio, trasferendo esperienze positive e già sperimentale sul territorio.
La Rete dei Comuni “Zero Amianto” e il Tour buone pratiche sono stati presentati a Bari nell’ambito della XXXIII Assemblea Anci.