“Anche oggi, ad oltre 20 anni dall’inizio del processo di messa al bando e di dismissione dell’amianto per i gravi problemi alla salute che provoca, non vi è ancora una diffusa e adeguata conoscenza di come convivere in sicurezza con tali materiali, sino alla loro rimozione”.
Lo evidenzia una indagine effettuata in un campione di scuole nella Regione Lazio, in collaborazione tra Inail, Iss e Centro Regionale Amianto della Ausl di Viterbo, ha permesso di affrontare il problema legato alla presenza di materiali contenenti amianto (MCA) nell’edilizia scolastica.
I RISULTATI. I risultati del progetto sono illustrati in una monografia di 49 pagine (IN ALLEGATO).
Sono stati contattati i dirigenti di 3.762 edifici scolastici ottenendo informazioni su 1.451 di questi e nel 15% è stata rilevata la presenza di MCA ancora in uso. I materiali più frequenti sono in matrice compatta quali cassoni idrici, tubazioni, lastre di coperture e pavimenti vinilici.
L’indagine ha permesso di identificare alcune situazioni critiche, nei confronti delle quali sono state attivate azioni di controllo e gestione del rischio per il personale scolastico e per gli stessi studenti.