Oggi il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva e con 614 voti a favore, 2 contrari e 4 astensioni, una direttiva, già concordata con i governi UE, che diminuirà sensibilmente i limiti di esposizione all'amianto del lavoratori, e che introduce l'uso di tecnologie più moderne e accurate per rilevare la presenza di fibre sottili di amianto.
Dopo l’adozione formale del Consiglio, la legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà così in vigore.
Limite di esposizione dieci volte più basso di quello attuale
La legge mira a ridurre l'esposizione alle fibre di amianto al livello più basso possibile. Il limite obbligatorio di esposizione professionale (OEL) sarà dieci volte più basso di quello attuale, poiché il valore limite sarà ridotto da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (cm³), soglia che entrerà in vigore immediatamente, senza un periodo di transizione.
Tecnologia in grado di rilevare anche le fibre
Entro massimo sei anni dall’entrata in vigore della direttiva, i Paesi UE dovranno passare a una tecnologia più moderna e sensibile in grado di rilevare anche le fibre, ovvero la microscopia elettronica. Avranno quindi la possibilità di abbassare il livello a 0,002 fibre di amianto per cm³, escluse le fibre sottili, o a 0,01 fibre di amianto per cm³, incluse le fibre sottili.
Nuovi requisiti per una maggiore protezione dei lavoratori
Le nuove norme prevedono anche nuovi requisiti per una maggiore protezione dei lavoratori. Dovranno indossare dispositivi di protezione individuale e respiratori, gli indumenti dovranno essere puliti in modo sicuro, ci sarà una procedura di decontaminazione e requisiti di formazione di alta qualità per i lavoratori.
Il presidente della commissione occupazione e affari sociali, Dragoş Pîslaru (Renew, RO), ha dichiarato: "Abbiamo fatto un passo avanti verso un futuro senza amianto. L'adozione di oggi fa parte della grande eredità di Veronique Trillet-Lenoir, che si è battuta senza sosta per la salute dei cittadini europei. Queste nuove norme sull'amianto riducono drasticamente il livello di esposizione dei lavoratori all'amianto, proteggendoli da questo pericoloso agente cancerogeno. Tuttavia, poiché non esiste un livello sicuro di esposizione all'amianto, le nuove norme proteggono anche i lavoratori fornendo loro indumenti protettivi e attrezzature respiratorie, proteggendo coloro che sono in prima linea nell'ondata di rinnovamento degli edifici". Véronique Trillet-Lenoir è deceduta il 9 agosto 2023, prima dell'adozione definitiva della direttiva.
Bartoli (Fillea Cgil): “Ora l'Italia recepisca rapidamente la direttiva”
“Ora il governo faccia la sua parte per proteggere la salute dei lavoratori esposti" commenta Giulia Bartoli, Segretaria nazionale Fillea al termine del Coordinamento Salute e Sicurezza della Federazione Europea dei sindacati dell’edilizia e del Legno EFBWW, svoltosi stamane a Bruxelles.
“Si tratta di una grande vittoria per i lavoratori dell’edilizia, per il sindacato europeo e per il sindacato italiano che ha dato un importante contributo a sostegno della direttiva, che migliorerà notevolmente la protezione dei lavoratori dall'esposizione all’amianto - spiega Bartoli - Il limite di esposizione professionale (OEL) per l'amianto in tutta l'Unione Europea sarà fissato a 2.000 fibre/m (10.000 fibre se si includono le fibre piccole). Inoltre, cambiano i metodi di misurazione delle fibre di amianto e sono previsti miglioramenti su formazione, registrazione, riconoscimento della malattia professionale e prevenzione dei tumori legati all’esposizione all’amianto, che si stima rappresentino in Europa il 78% dei tumori professionali e sono una delle principali cause di cancro professionale.”
Ancora 35 milioni di edifici con amianto
Sebbene l'amianto sia stato bandito, ci sono ancora 35 milioni di edifici che contengono questa sostanza pericolosa per la vita, edifici che saranno ristrutturati o demoliti dai lavoratori nel contesto del Green Deal europeo. Anche per questo, dagli edili Cgil la richiesta al Governo e al Parlamento di “proteggere la salute e la vita dei lavoratori, recependo rapidamente la direttiva europea.”