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Amici della Terra al Governo: 40-30-37 come obiettivi climatici al 2030. Scommettendo con coraggio sull’efficienza energetica

La conclusa Conferenza degli Amici della Terra propone al Governo italiano di prevedere nel Piano nazionale energia e clima nuovi obiettivi al 2030

venerdì 30 novembre 2018 - Redazione Build News

“La conclusa Conferenza degli Amici della Terra propone al Governo italiano di prevedere nel Piano nazionale energia e clima i seguenti obiettivi al 2030: meno 40% di emissioni di gas climalteranti, identico all’obiettivo europeo; più 30% di penetrazione delle rinnovabili sui consumi finali di energia, in scostamento rispetto all’obiettivo europeo (32%); meno 37% di riduzione dei consumi di energia, in aumento rispetto al 32,5% fissato in sede europea. Ciò significa mostrare coraggio e dare priorità alle politiche di efficienza energetica, come previsto anche dalla UE nel Clean Energy Package, attraverso una accurata analisi costi-benefici ex ante degli strumenti da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi 2030. In particolare per quello che riguarda le politiche di incentivazione.” Lo dichiara la Presidente degli amici della Terra, Monica Tommasi a conclusione dei lavori della X Conferenza nazionale per l’Efficienza energetica.

Qui il documento con la sintesi delle proposte

“Nei prossimi giorni - spiega Tommasi - consegneremo il nostro rapporto alla cabina di regia governativa che sta predisponendo il Piano energia e clima, di cui in Conferenza ci ha diffusamente parlato il Direttore generale del Ministero dell’Ambiente Grimaldi. Lì spiegheremo che se davvero l’Italia vuole centrare l’obiettivo della riduzione del 40% delle emissioni in atmosfera di gas clima alteranti deve concentrarsi prioritariamente nei settori del residenziale, dei servizi e dei trasporti che costituiscono il 50% delle emissioni e che negli ultimi anni sono diminuite molto meno di quelle dell’industria e delle industrie energetiche. Illustreremo come sia possibile, a partire dalla riduzione dell’intensità energetica del 35% rispetto al 2010, ridurre i consumi finali di energia fino al 37%. In uno scenario di aumento della competitività, sviluppo e crescita del Paese i miglioramenti dell’efficienza energetica e i risparmi di energia possono portare ad una riduzione dei consumi oltre il 32,5% indicato dalla UE.

Anche per le rinnovabili - aggiunge la Presidentessa - proponiamo uno scostamento, in questo caso in riduzione, rispetto agli obiettivi europei fissando un obiettivo globale del 30%. Obiettivo che anche il Governo sta prendendo in considerazione, come ha dichiarato in Conferenza il Sottosegretario Davide Crippa. Per questo obiettivo, la priorità è un imponente aumento del 70% rispetto ad oggi di penetrazione delle rinnovabili nei consumi termici del residenziale e del terziario, fino a centrare l’obiettivo del 35% nel 2030. Nel settore elettrico l’obiettivo del 35% impone un significativo aumento della produzione da rinnovabili del 25% rispetto al livello attuale, e nei trasporti il nostro obiettivo del 20% nel 2030 equivale ad un aumento del 150% rispetto alla quantità di FER oggi consumate in questo settore.

Questi obiettivi - continua Tommasi - sono realistici perché si basano sulla scelta strategica di promuovere nei vari settori di consumo di energia una serie di Azioni Chiave fondate su soluzioni tecnologiche già disponibili e che costituiscono molto spesso eccellenze dell’industria italiana, come è stato possibile ascoltare dai dirigenti delle aziende intervenuti durante i lavori della nostra Conferenza. Ad esempio, nel settore dei trasporti le principali azioni chiave sono rappresentate dallo sviluppo della mobilità elettrica, dalla crescita della filiera del Gas Naturale Liquefatto (GNL) per il trasporto stradale pesante e quello marittimo, dalla maggiore diffusione del gas naturale e del GPL nel trasporto leggero.

Negli edifici, prioritari sono gli interventi di riqualificazione energetica, di penetrazione delle pompe di calore elettriche e gas, per lo sviluppo del teleriscaldamento, di riqualificazione del parco esistente di impianti a biomasse e di diffusione di elettrodomestici efficienti. Per l’industria, invece, sono necessari la diffusione di diagnosi energetiche e l’adozione di sistemi di gestione dell’energia. Infine - conclude Tommasi - va da sé che per centrare gli obiettivi 40-30-37 che proponiamo, è necessaria una rivalutazione delle priorità nelle politiche degli incentivi, dove le risorse disponibili dovranno essere orientate alla promozione integrata dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili nei consumi termici e nei trasporti, anche attraverso una concreta revisione del meccanismo dei certificati bianchi.”

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