Torna in presenza la XIII Conferenza nazionale per l'efficienza energetica presso Palazzo Rospigliosi. È organizzata in 4 sessioni e presenta l'analisi degli Amici della Terra che ripropone la chiave dell'efficienza energetica per conseguire una riduzione graduale, ma certa e progressiva, delle emissioni climalteranti in Italia e in tutto il mondo, basata su un'ampia gamma di soluzioni disponibili e sul trasferimento di tecnologie.
Questi temi saranno affrontati anche alla luce degli esiti del G20 e della Cop26. La Conferenza si propone inoltre di discutere obiettivi, tempi e strumenti del Green Deal europeo che, con il programma di attuazione Fit For 55, ha già mostrato evidenti contraddizioni e inadeguatezze.
Nella prima sessione, martedì 23 novembre, le aziende, gli operatori, e le istituzioni del mondo dell'energia saranno sollecitati a presentare i propri risultati e le proprie attività basate sull'efficienza energetica, quali l'integrazione dei sistemi energetici con il recupero di ogni fonte di calore dispersa, lo sviluppo di infrastrutture che facilitino l'economia circolare, un rafforzato utilizzo dei certificati bianchi per stimolare l'innovazione nell'industria, la pianificazione dell'utilizzo dei combustibili alternativi per il settore dei trasporti, gli interventi per l'efficientamento, la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici.
Invece, la seconda sessione, martedì 23 novembre pomeriggio, si soffermerà sui costi sociali, ambientali ed economici degli scenari di transizione analizzando criticamente i propositi e la stessa realizzabilità di una decarbonizzazione basata esclusivamente su rinnovabili elettriche e politiche di elettrificazione parziali e velleitarie.
La terza sessione, mercoledì 24 novembre, presenterà uno studio sull'efficacia delle politiche di incentivazione delle pompe di calore.
La quarta sessione, mercoledì 24 novembre pomeriggio, sarà dedicata al tema dell'attuazione del Global Methane Pledge che si è affermato come uno dei principali risultati della Cop26. L'Italia deve svolgere un ruolo di capofila a livello europeo su questo terreno a partire dal documento di indirizzi per una "Strategia italiana per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale".
Politici ed esperti, rappresentanti delle istituzioni europee e del Governo sono invitati a partecipare alla discussione.