Prevedere misure specifiche per lo svolgimento delle procedure di gara, l’affidamento di appalti pubblici e la loro esecuzione in vista della ripresa delle attività produttive (la cosiddetta “fase 2”). È quanto suggerisce l’Autorità nazionale anticorruzione con la segnalazione n. 4 del 9 aprile inviata ieri a Governo e Parlamento.
La richiesta di una norma specifica è dovuta al rischio che l’applicazione delle disposizioni adottate in via generale per i procedimenti amministrativi possa comportare rilevanti problemi applicativi al settore degli appalti pubblici, in considerazione delle sue specificità. La recente proroga del periodo di sospensione dei termini dal 15 aprile al 15 maggio ad avviso dell’Autorità dell’Anac potrebbe comportare infatti una sospensione generalizzata delle procedure di gara, comprese quelle d’urgenza indette dagli enti del Sistema sanitario nazionale.
Per scongiurare una simile eventualità, l’Anac ha già fornito prime indicazioni con la delibera 312, con l’intento di garantire comportamenti omogenei ed uniformi nello svolgimento delle procedure di gara e nella relativa fase di esecuzione. Adesso la richiesta di un intervento al Legislatore, così da assicurare una “copertura” anche dal punto di vista normativo.
In allegato la segnalazione
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