Con il consenso unanime dell’Assemblea elettiva riunitasi il 22 luglio a Roma, Arnaldo Redaelli è stato confermato per acclamazione alla Presidenza di Anaepa-Confartigianato Edilizia. Continuerà a guidare fino al 2021 la maggiore Organizzazione delle piccole imprese italiane dell’edilizia che rappresenta oltre 50.000 imprenditori. Un lungo applauso ha salutato la rielezione di Redaelli e del nuovo Gruppo dirigente.
Il Presidente di Anaepa sarà affiancato dai Vice Presidenti Luciano Gandolfo (Vicario), Paolo Bassani e Fiorello Fioretti e dai componenti di Giunta: Sergio Cesaretti, Michele Cirrottola, Stefano Crestini, Virgilio Fagioli, Paolo Figoli, Giovanni Lovato e Aldo Montibeller. Sono stati altresì eletti per il Collegio dei Sindaci Revisori, Giacomo Meloni (Presidente), Giuliano Fratoni e Gino Stefanutti.
“Anaepa – ha dichiarato Redaelli indicando le linee programmatiche del suo secondo mandato – prosegue il proprio cammino all’insegna della capacità di rispondere a nuovi bisogni per la ripresa e lo sviluppo dell’artigianato edile e delle piccole imprese. La sfida per rilanciare il comparto è enorme e allo stesso tempo molto stimolante e può essere affrontata e vinta solo agendo insieme e condividendo pratiche ed esperienze. Alla nostra voglia di fare impresa si deve però accompagnare il giusto supporto di politiche e risorse adeguate per garantire il futuro del comparto edile”.
I rapidi cambiamenti dell’economia e del mercato impongono ad Anaepa risposte altrettanto rapide, grande responsabilità nelle decisioni, nella capacità di ascolto e nel far circolare le idee. “Finalmente – ha detto Redaelli – per la prima volta dopo svariati anni, abbiamo avuto la percezione di essere ascoltati e di avere potuto toccare con mano che l’edilizia è stata riportata nell’agenda dei lavori del Governo e del Parlamento. Noi imprenditori artigiani possiamo giocare un ruolo da protagonisti per realizzare un’edilizia di qualità. Non è uno slogan o un sogno quello di far tornare il comparto delle costruzioni al peso che storicamente ha sempre avuto per l’economia e il lavoro in Italia”.