Il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha disposto l'avvicendamento a partire dal 1° ottobre 2015 di capi compartimento che coinvolge sei regioni del Nord e del Centro Italia.
L’ing. Raffaele Celia, attualmente alla guida dell’Anas in Piemonte, è stato nominato capo compartimento in Umbria; l’ing. Valter Bortolan, attualmente alla guida dell’Anas in Liguria, è nominato capo compartimento in Piemonte; l’ing. Lamberto Nicola Nibbi, attualmente alla guida dell’Anas nelle Marche, è stato nominato capo compartimento in Liguria; l’ing. Oriele Fagioli, attualmente alla guida dell’Anas nel Lazio, diventa capo compartimento nelle Marche; l’ing. Lelio Russo, attualmente alla guida dell’Anas in Abruzzo, è nominato capo compartimento nel Lazio; l’ing. Antonio Marasco, attualmente alla guida dell’Anas in Valle d’Aosta, è capo compartimento in Abruzzo; l’ing. Dino Vurro, attualmente in servizio presso la Direzione Generale di Roma, diventa capo compartimento in Valle D’Aosta.
PROJECT MANAGER PER LA RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DELL’ITINERARIO E45/E55. Nuovo incarico anche alla Direzione Regionale Anas per la Sicilia dove l’ing. Eutimio Mucilli dal 1° ottobre sostituirà l’ing. Salvatore Tonti, assegnato ad altro incarico in Direzione Generale. E’ stata istituita, infine, la figura di “Project Manager” per la riqualificazione e messa in sicurezza dell’itinerario E45/E55 per il periodo 2015-2019, incarico affidato all’ing. Raffaele Spota, attualmente capo compartimento in Umbria.
ROTAZIONE PERIODICA DEI DIRIGENTI. Questa prima fase di avvicendamenti rientra nel processo di rinnovamento di Anas determinato nelle scorse settimane dal presidente Armani, anche alla luce delle normative vigenti che prevedono criteri di rotazione periodica delle figure dirigenziali.
Risale allo scorso 21 luglio l’avvio del nuovo assetto di governance dell’azienda, che oltre ad aver soppresso tre condirezioni generali e rinnovato l’intero organismo di vigilanza, ha avviato la profonda riorganizzazione di tutta la struttura societaria, al fine di razionalizzare le attività ed efficientare i processi industriali, nell’ottica di valorizzazione degli asset e delle competenze sviluppate dall’azienda, di miglioramento del servizio offerto e con l’obiettivo di raggiungere quanto prima l’autonomia finanziaria.