“Positivo che l’Anas, a seguito della nostra denuncia sul rinvio sine die di diverse procedure di gara, sia intervenuta tempestivamente e che, nell’arco di 48 ore, abbia riavviato il corso delle relative aggiudicazioni”, commenta Edoardo Bianchi, Vicepresidente Ance, con delega alle opere pubbliche.
“Ora però”, prosegue Bianchi “ci attendiamo che analoga speditezza chiesta alle imprese nel presentare le offerte trovi riscontro nella aggiudicazioni e consegne dei lavori da parte di Anas”. In particolare il richiamo è a fare in modo che “non sia necessario arrivare a denunce estreme per far sì che l’ordinario possa trovare attuazione e che si possano aprire i cantieri nei tempi previsti dalla legge”.
A tal proposito, l’Ance chiede al Governo che “Anas possa assumere le professionalità di cui necessita e che di conseguenza sia messa in condizione di operare nei tempi dovuti, utilizzando le importanti risorse necessarie per aprire i cantieri”.
Infine Bianchi rinnova la richiesta che “il Ministero delle Infrastrutture si faccia carico di controllare l’attuazione delle previsioni ex articolo 8 del dl Semplificazioni”, che prevede l’obbligo di aggiudicare gare, per le quali erano già state presentate le offerte ante-Covid, entro Dicembre 2020, “in quanto ci sono evidenti profili di responsabilità erariale in ballo, oltre ovviamente alla necessaria ripartenza del Paese”.
Inoltre, questa “previsione chiaramente non vale solo per Anas, ma per tutte le stazioni appaltanti”.
Leggi anche: “Ance: cantieri fermi e ore lavorate in diminuzione, mentre gare pronte vengono rimandate”