Sul portale web del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono pubblicate risposte alle domande frequenti (FAQ) elaborate allo scopo di fornire un orientamento interpretativo e applicativo con preciso ed esclusivo riferimento alle disposizioni in materia di annunci di riduzione di prezzo di cui all’articolo 17-bis del Codice del consumo (come introdotto dal d. lgs. 7 marzo 2023, n. 26, di recepimento dell’articolo 6-bis della direttiva 98/6/CE, introdotto dalla direttiva (UE) 2019/2161).
Esse tengono inoltre conto degli “Orientamenti sull’interpretazione e l’applicazione dell’articolo 6 bis della direttiva 98/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla protezione dei consumatori in materia di indicazione dei prezzi dei prodotti offerti ai consumatori” di cui alla Comunicazione della Commissione europea (2021/C 526/02).
Atteso che gli annunci di riduzione di prezzo possono acquisire rilevanza anche sotto il profilo della scorrettezza delle pratiche commerciali, si precisa che le FAQ non intervengono sull’interpretazione della normativa in materia e che la corretta informazione del consumatore rappresenta il principio ispiratore della disciplina relativa agli annunci di riduzione di prezzo.
Si evidenzia, inoltre, che eventuali azioni ingannevoli intraprese nell’ambito di campagne promozionali, pur non rilevando di per sé quali annunci di riduzione di prezzo ai sensi dell’articolo 17-bis, potrebbero essere assoggettate alla normativa in materia di pratiche commerciali scorrette di cui al Titolo III, Parte II, del Codice del consumo (d. lgs. 6 settembre 2005, n. 206), ad esempio perché risultano ingannevoli riguardo all’esistenza di uno specifico vantaggio di prezzo (ad es. comunicazione pubblicitaria relativa ad uno sconto calcolato su un prezzo base diverso da quello effettivamente applicato nei punti vendita), o perché si riferiscono ad aspetti diversi dalla riduzione del prezzo.
Infine, si rileva che la disciplina in materia di pratiche commerciali scorrette potrebbe trovare applicazione qualora l’indicazione ingannevole della riduzione di prezzo si inserisca in una più ampia condotta suscettibile di pregiudicare il comportamento economico del consumatore, in contrasto con il requisito della diligenza professionale.