Più trasparenza per i consumatori e maggiore concorrenza tra le aziende nel settore del monitoraggio dei consumi elettrici: è l’esito di un procedimento dell’Antitrust conclusosi il 6 settembre scorso con l’accettazione degli impegni presentati da e-distribuzione S.p.A. (ED) e Enel S.p.A. nel corso dell’istruttoria che mirava a verificare eventuali condotte abusive del gruppo Enel nel settore dei servizi smart metering, che consentono appunto ai clienti di avere informazioni dettagliate, quasi in tempo reale, sui propri comportamenti di consumo.
Il caso era stato avviato sulla base dell’ipotesi che ED avesse ostacolato l’attività di una società concorrente su tale mercato, attraverso un’articolata strategia escludente. In particolare, nel provvedimento di avvio si era ipotizzato che ED avesse: i) proceduto a numerosi episodi di distacco dei dispositivi led-based o conta-impulsi del segnalante (si tratta di apparecchi che permettono di raccogliere i dati di consumo elettrico dei clienti); ii) negato la possibilità di accesso fisico al contatore per installare gli apparecchi conta impulsi del segnalante nei casi in cui lo stesso contatore fosse posto all’interno di coperture, grate o teche; iii) rifiutato alla società segnalante l’accesso agli elementi tecnici e di know-how in grado di consentire di replicare un sistema di conoscenza avanzata dei consumi che si basasse su un diverso dispositivo posto direttamente nella presa elettrica in casa del cliente e che leggesse direttamente i dati del contatore (c.d. in-home device), simile a quello prodotto dalla stessa ED e denominato “Smart Info”.
Gli impegni presentati da ED, consistono, tra gli altri, in diverse previsioni atte a garantire lo sviluppo dei servizi per la misurazione dettagliata dei consumi elettrici attraverso diversi dispositivi. In primo luogo ED ha assunto l’impegno a limitare le rimozioni dei dispositivi led based dai contatori solo nei casi di stretta necessità, assicurando il trasferimento al mercato di elementi informativi sul programma di installazione dei contatori elettronici di seconda generazione che la società effettuerà nei prossimi anni. In secondo luogo, per i misuratori collocati all’interno di quadri di alloggiamento sigillati, ED metterà a disposizione a titolo gratuito, entro un numero massimo di interventi mensili, la scheda Emettitore Segnali (“scheda ES”) per la fruizione dei servizi di monitoraggio avanzato dei consumi. Infine, ED fornirà su richiesta un modulo Original Equipment Manufactor (“OEM”) integrabile in dispositivi in-home device di terze parti, ovvero metterà a disposizione a chi ne faccia richiesta anche il proprio in-home device c.d. Smart Info, in versione debrandizzata, in entrambi i casi a prezzo di costo.
Per quanto riguarda le misure presentate dalla controllante Enel S.p.A., quest’ultima si è impegnata a vigilare sul rispetto da parte di ED delle misure proposte, nonché a garantire che ED applicherà a qualsiasi altra società del gruppo Enel operante in Italia le medesime condizioni commerciali e non commerciali applicate alle società non appartenenti al gruppo.
L’Antitrust ha ritenuto che gli impegni assunti siano idonei a evitare in futuro il verificarsi di condotte strumentali da parte del principale distributore elettrico italiano volte a ritardare e/o ostacolare l’ingresso di concorrenti in tale mercato e consentano di realizzare condizioni di concorrenzialità e di sviluppo del nascente mercato innovativo dello smart metering elettrico con benefici per i consumatori finali.