Una multa da più di 140 milioni di euro. Nel mirino dell'Antitrust sono finite otto aziende specializzate nella produzione di tondino di acciaio per cemento armato e di rete elettrosaldata, accusate di aver creato un cartello dei prezzi.
Per questo motivo, quindi, alle otto imprese in questione è stata comminata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato una sanzione complessiva di quasi 143 milioni di euro.
Il provvedimento arriva a conclusione dell’indagine avviata nell’ottobre 2015 e che vede coinvolte le «nostre» Alfa Acciai, Feralpi Siderurgica, Ferriera Valsabbia, Industrie riunite odolesi (Iro), Ori Martin e Stefana oltre alla Ferriere Nord di Udine e alla Riva Acciaio di Milano.
L’Autorità spiega che le otto aziende - Alfa Acciai, Feralpi Siderurgica, Ferriera Valsabbia, Industrie Riunite Odolesi, O.ri Martin-Acciaieria e Ferriera di Brescia, Stefana, Riva Acciaio, Ferriere Nord e la sua capogruppo Fin.Fer- "hanno posto in essere, nel periodo 2010-2016, un’intesa unica, continuata e complessa in grave violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, avente a oggetto il coordinamento delle reciproche politiche commerciali sui mercati nazionali dei due prodotti interessati, dove esse complessivamente coprono più dell’80% dell’offerta."
Secondo l'Antitrust il comportamento delle aziende ha comportato, in un periodo di grave crisi economica del settore, il raggiungimento di ricavi e margini superiori a quelli ottenibili in normali condizioni concorrenziali.
Ma la Feralpi Siderurgica non ci sta, definendo la sanzione 'ingiustificata e inaccettabile' e annunciando la volontà di presentare ricorso.