Una lettera ai sindaci dei comuni con boom di appalti a trattativa privata. Lo ha annunciato il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, in una nuova audizione dinanzi alla commissione Lavori pubblici del Senato nell'ambito dell'esame del disegno di legge n.1678/2014 di delega per il recepimento delle nuove direttive Ue su appalti e concessioni.
Oltre ad aver depositato un documento ufficiale (vedi in allegato) sulla posizione e sulle osservazioni dell'Anac in merito al ddl di recepimento delle nuove direttive europee, Cantone ha posto l'accento sull'esplosione, negli ultimi quattro anni, del ricorso da parte dei comuni alle procedure negoziate negli appalti pubblici.
I RISCHI DELLE DEROGHE. “Abbiamo parlato in questi ultimi giorni dell'articolo 5 dello Sblocca Italia sulle concessionarie autostradali, ma – ha sottolineato Cantone - bisogna fare attenzione anche all'articolo 9, che amplia le maglie della trattativa privata”, per rendere più rapidi gli interventi in materia di difesa del suolo, edilizia scolastica, tutela ambientale e antisismica.
“Bisogna fare molta attenzione a queste deroghe perché, soprattutto in alcune aree del Paese, dire che posso affidare l'appalto sulla base di un invito rivolto a cinque operatori significa quasi di sicuro che c'è un imprenditore che risponde all'invito portando con sé altre quattro offerte”, ha osservato il presidente Anac.
IN ARRIVO UN RAPPORTO DETTAGLIATO. Oltre alla lettera ai primi cittadini, Cantone ha annunciato l'imminente pubblicazione di un rapporto approfondito dell'Autorità sulla trattativa privata. “Non significa – ha precisato - che c'è per forza corruzione ma è un segnale di allarme. Spesso questo tipo di fenomeni sfuggono alla politica. Vogliamo che siano consapevoli di quello che abbiamo trovato semplicemente consultando la nostra banca dati”.