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Appalti e controlli preventivi, nel Lazio parte la prima sperimentazione dell'ANAC

Siglato l'accordo tra la Regione Lazio e l'Autorità nazionale anticorruzione

venerdì 13 febbraio 2015 - Redazione Build News

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Prevenire tentativi di infiltrazione criminale e monitorare lo svolgimento delle procedure di gara e dell’esecuzione di appalti.

È questa la finalità del protocollo di azione per la vigilanza collaborativa siglato ieri dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dal presidente dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione), Raffaele Cantone. 

IL LAZIO PRIMO CASO DA SPERIMENTARE. La Regione Lazio è il primo ente italiano a firmare un protocollo di questo tipo con l’Anac.

Abbiamo ritenuto che il primo caso da sperimentare, abbiamo altri dieci richieste, dovesse essere la Regione Lazio – ha spiegato Cantone - perché è la Regione più importante di Italia. Verifichiamo quindi su un campo particolarmente ostico la possibilità di operare sul piano dei controlli preventivi. Nessuno vincerà la lotta a corruzione se la pubblica amministrazione non fa la sua parte.

AUMENTERANNO I CONTROLLI IN MOLTI SETTORI. L’obiettivo dell'accordo è rendere più efficaci le misure di lotta alla corruzione e ai fenomeni criminali. Dalle iniziative a maggiore rilevanza economica, come i servizi di logistica sanitaria e le macchine per laboratori in sanità, ai settori considerati più a rischio, la Regione Lazio estende i controlli insieme ad Anac anche ad altre iniziative da proteggere in quanto rappresentano un modello avanzato e innovativo di acquisizione e consumo dei servizi.

Aumenteranno quindi i controlli in molti settori, dalle determine a contrarre alle procedure di affidamento come bandi di gara, capitolati, schemi di contratto e fino all'esecuzione dei contratti, dalle perizie di variante agli accordi bonari e ai contratti di transazione.

Tra le azioni messe in campo dalla Regione, ci sono la riduzione dei centri decisionali, la digitalizzazione dei processi amministrativi e della spesa, la riduzione della discrezionalità amministrativa, con l’introduzione di un metodo rigoroso per il pagamento dei fornitori, la lotta contro frodi e corruzione nella gestione dei fondi europei, la formazione del personale amministrativo in materia anticorruzione.

RIDUZIONE DEI CENTRI DECISIONALI. Le direzioni regionali sono state dimezzate, il numero delle società ridotto da 8 a 2,e tra le altre cose sono stati anche sfoltiti di molto i cda, ridotti di 450 unità.

DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AMMINISTRATIVI E DELLA SPESA. La Regione Lazio è la prima in Italia ad aver introdotto la fatturazione elettronica. Con la centrale acquisti, poi, è stato digitalizzato completamente il processo di acquisti di beni e servizi. E attualmente si sta costruendo anche un albo elettronico dei fornitori, che prevede una rotazione delle aziende e una “white list” con cui si privilegiano le aziende virtuose.

LOTTA CONTRO FRODI E CORRUZIONE NELLA GESTIONE DEI FONDI EUROPEI. Sono stati introdotti un sistema di controlli e misure per prevenire fenomeni di corruzione nella gestione e nell’utilizzo delle risorse europee. Sono state messe a sistema una serie di misure per contrastare la corruzione e la frode nel settore dei fondi strutturali e di investimento, in particolare rispetto alla redazione dei bandi e alla scelta dei contraenti.

FORMAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO IN MATERIA ANTICORRUZIONE. In collaborazione con l’istituto Jemolo la Regione ha stipulato un protocollo di intesa con la Scuola nazionale di Amministrazione per svolgere attività di formazione rivolte a tutto il personale in materia di anticorruzione e trasparenza.

LE PROSSIME AZIONI: OPEN DATA, ROTAZIONE DEI DIRIGENTI E DEI FUNZIONARI E LEGGE SULLA TRASPARENZA. La Regione Lazio è pronta a partire con il portale open data. In particolare saranno messe online tre sezioni: openspesa, con cui si renderanno disponibili tutte le informazioni relative alle risorse economiche. A questa sezione seguiranno openprogetti e opensanità, che riguarderanno rispettivamente i progetti della Regione finanziati con i fondi europei e il sistema sanitario regionale.

La Regione ha già provveduto a ruotare il 90% dei direttori e il 25% dei dirigenti. E poi sono stati rinnovati completamente i vertici nei settori sensibili. Entro il 2015 ruoteremo chi ha funzione ispettive nelle Asl.

Quanto alla legge sulla trasparenza, è pronta ad affrontare il percorso in Consiglio: in questo modo la Regione potrà integrare e aumentare i livelli di tutela del testo unico sulla trasparenza.

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