Il mercato del PPP, in base ai dati disponibili dell’Osservatorio Nazionale del Partenariato Pubblico Privato, nel periodo 2002-2014 è rappresentato da 22.497 gare e il valore complessivo del mercato, ovvero l’ammontare degli importi messi in gara, si attesta a circa 73 miliardi.
Si è passati da 330 gare per un ammontare di 1,4 miliardi del 2002 a 3.287 gare, il valore più alto dal 2002 , per un ammontare di circa 4,4 miliardi di euro nel 2014.
I dati dell’ultimo anno segnano una crescita generalizzata (+13% il numero di gare e +0,9% gli importi rispetto al 2013), dopo un biennio difficile.
Per quanto riguarda le aggiudicazioni, nel 2014 sono stati aggiudicati 739 contratti di PPP del valore di circa 7,6 miliardi di euro (si veda il grafico 5.5.). Il bilancio rispetto al 2013 è a doppia velocità, con il numero in calo (-9%), ma l’importo in crescita (+131% rispetto al 2013) che, oltre ad attestarsi su un livello decisamente superiore alla media annua del periodo 2002-2013 (circa 4 miliardi), risulta essere il valore più alto dal 2002.
Determinanti tre contratti relativi ad opere autostradali inserite nel Programma delle Infrastrutture Strategiche dell’ammontare complessivo di 4,3 miliardi (il 57% del totale delle aggiudicazioni): l’autostrada regionale Medio Padana Veneta (1,9 miliardi l’importo in gara); l’autostrada Ragusa-Catania (1,5 miliardi); il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo (881 milioni l’importo in gara).
Rispetto all’intero mercato delle gare per opere pubbliche, nel 2014 l’incidenza del PPP si attesta a quota 18,6% in termini di numero di opportunità (una quota importante e inferiore solo alle due quote annuali più alte rilevate nel biennio 2012-2013) e del 14,9% in termini di valore (la quota più bassa degli ultimi dieci anni).
I SEGMENTI DEL PPP. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali cui fanno ricorso le amministrazioni pubbliche per l’affidamento di operazioni di PPP, l’Osservatorio per esigenze statistiche le ha riunite in quattro gruppi principali: concessioni di lavori pubblici, concessioni di servizi, locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità (leasing immobiliare in costruendo) e “altre gare di PPP” (una molteplicità di forme contrattuali, che vanno dal contratto di sponsorizzazione, alla società mista, al nuovo contratto di disponibilità, ai contratti collegati ai programmi di riqualificazione urbana). Nel 2014, registrano un bilancio del tutto positivo solamente le concessioni di servizi trainate innanzitutto dai contratti per la gestione di impianti sportivi, punti ristoro e residenze sanitarie assistenziali e per il servizio di gestione integrata e manutenzione di impianti di pubblica illuminazione o di edifici pubblici, mediante interventi di efficienza energetica: +23% il numero; +12% gli importi.
Le concessioni di lavori, ossia lo strumento su cui maggiormente si misura il successo delle operazioni di PPP, sono in calo per numero (-52%) a causa della brusca frenata delle concessioni ad iniziativa pubblica (-64% il numero di opportunità), ma in crescita per importo (+5%). Nello specifico risulta complessivamente positivo il bilancio delle concessioni di lavori ad iniziativa privata (+9% il numero; +6% l’importo) trainate dalle gare per la realizzazione di nuovi sistemi depurativi in Calabria. Trend a doppia velocità per le concessioni ad iniziativa pubblica (-64% il numero e +4% l’importo).
Bilancio complessivamente negativo per le gare di leasing in costruendo, con tassi di calo superiori al 70% per numero e importo (5 gare del valore di 14 milioni di euro in tutto il 2014). Trend a due velocità per le gare riunite nel gruppo “altre gare di PPP”, con il numero in crescita dell’87% (da 197 iniziative a 369) e l’importo in calo del 26,7% (da 811 milioni a 594 milioni). In questo ambito si collocano, tra gli altri, i contratti di disponibilità, la nuova procedura di PPP di cui all’articolo 3, comma 15-bis.1. e all’articolo 160-ter del Codice dei contratti pubblici, entrata a far parte del mercato del PPP nel 2012. Tali contratti, nel 2014, registrano un bilancio complessivamente negativo: si passa da quattordici gare per 30 milioni di importo complessivo nel 2013 a sei gare per 19 milioni nel 2014.
TIPOLOGIE DIMENSIONALI. Rispetto alla dimensione degli interventi, nel 2014, il 75% delle 1.361 gare di PPP di importo conosciuto ha riguardato interventi di importo fino a 1 milione di euro. Un altro 17% spetta ai progetti di importo fino a 5 milioni di euro e il restante 7% compete ai progetti di maggiore dimensione ai quali spetta però il 77% del volume d’affari. Il 35% delle gare e il 42% degli importi delle iniziative di importo superiore a 5 milioni, riguarda concessioni di lavori pubblici ed in particolare concessioni ad iniziativa privata, ovvero gare di project financing a doppia gara o a procedimento unificato. Le difficoltà riscontrate negli ultimi anni dalle grandi opere di importo superiore a 50 milioni di euro sono confermate anche nel 2014: si passa da tredici iniziative per 2,3 miliardi del 2013 a dieci iniziative (-23%) del valore di circa 1,6 miliardi (-33%) nel 2014.
I COMMITTENTI. Nel 2014 le Amministrazioni comunali hanno attivato 2.411 interventi del valore di oltre 2,4 miliardi, quantità in crescita per numero (da 2.346 gare a 2.411, +3%), e per importo (da 1.596 milioni a 2.413 milioni, +51%) rispetto al 2013. La loro incidenza sul mercato complessivo del PPP è rappresentata da quote del 73% per numero (un anno prima era dell’81%) e del 55% per volume d’affari (era del 37% nel 2013). Bilancio a doppia velocità per gli altri Enti territoriali e nazionali committenti di iniziative di PPP, con il numero di gare in crescita (da 562 iniziative a 876, +56%), ed il valore economico in calo del 28% (da 2.744 milioni a 1.965 milioni).
SETTORI DI ATTIVITA'. Tra i quattordici gruppi omogenei di attività individuati dall’Osservatorio, nel 2014, si distinguono l’“edilizia sociale e pubblica” per numero di opportunità, con 1.087 gare (il 33% del totale), e il settore energia, per importo, con 1.307 milioni (30% del totale) pari a una crescita del 71% rispetto al 2013 (764 milioni) e alla base della quale vi sono i contratti per la gestione integrata e la manutenzione di impianti di pubblica illuminazione o di edifici pubblici, mediante interventi di efficienza energetica.
Relativamente al numero di opportunità in gara, nel 2014, il settore degli impianti sportivi fa registrare 774 gare (erano 725 nel 2013), pari al 24% della domanda complessiva attivata.
Quanto all’importo invece al settore ”ambiente”, con 1.012 milioni (erano 1.232 milioni nel 2013), spetta il 23% del valore complessivo del mercato, dei quali 563 per la realizzazione di nuovi sistemi depurativi in Calabria. Importi rilevanti anche per gli interventi di edilizia sociale e pubblica (551 milioni) e per gli interventi di riassetto dei comparti urbani (416 milioni).
IL TERRITORIO. Guardando alla distribuzione territoriale della domanda di opere
da realizzare in PPP nel 2014, la Lombardia fa registrare il maggior numero di gare e importi, con 528 interventi e 934 milioni, (pari a quote del 16% e del 21% del totale nazionale), dei quali 340 milioni relativi al programma di riqualificazione urbana per l'alienazione, ai fini della realizzazione di un programma di riqualificazione urbanistica, dell'area del sito Expo Milano 2015 - successivamente alla conclusione dell'esposizione universale - con obbligo di realizzare il progetto di riqualificazione offerto.
Il valore delle opere in PPP in Calabria è pari a 632 milioni dei quali oltre il 90% (563 milioni) riguarda nove interventi nel settore ambientale ed in particolare per la realizzazione e gestione, mediante contratti di concessione di lavori pubblici ad iniziativa privata, di nuovi sistemi depurativi nelle città di Reggio Calabria (258 milioni), Catanzaro (115 milioni) e in altri comuni calabresi (190 milioni per sette gare).
In Campania il valore delle opere in PPP è pari a 508 milioni dei quali 316 relativi alla concessione per la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione del termovalorizzatore per i rifiuti stoccati in balle a Giugliano in Campania.
La quota imputata al Veneto è pari a 408 milioni dei quali 188 relativi alla procedura a doppio oggetto per la scelta del socio privato di SAV.NO Srl e la contestuale attribuzione al medesimo soggetto, quale partner operativo, di specifici compiti connessi alla gestione del servizio integrato di igiene urbana nei territori dei comuni consorziati, nonchè la realizzazione a proprie spese, di un impianto di travaso dei rifiuti urbani e di un impianto di trattamento del rifiuto secco residuo della raccolta differenziata e/o dei rifiuti riciclabili, in grado di rendere autonoma la gestione rifiuti per il Consorzio TV1.
Nel 2014 i valori medi regionali sono pari a 163 gare e 219 milioni e vengono raggiunti o superati da nove regioni per numero e per importo.
Fonte: Servizio Studi della Camera in collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione