Ha preso il via ieri l’intesa AgID, Confindustria, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ITACA sugli appalti innovativi. Obiettivi del tavolo di lavoro sono promuovere un’efficace collaborazione tra pubbliche amministrazioni, imprese ed enti di ricerca e realizzare congiuntamente un percorso formativo per la qualificazione delle stazioni appaltanti e degli operatori di mercato.
L'evento, in continuità con il Protocollo d’intesa sottoscritto da Confindustria, AGID, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e ITACA a settembre scorso, rappresenta l’avvio di un percorso condiviso per favorire la conoscenza e l'utilizzo degli appalti innovativi, facilitando la transizione verso un sistema digitale e intelligente, strategico per gli appalti pubblici e funzionale alla crescita del Paese.
A queste azioni ne seguiranno presto altre, in un percorso basato sul paradigma dell’open innovation per preparare pubbliche amministrazioni, imprese e centri di ricerca a un più proficuo dialogo per un’innovazione strutturale. Un esempio è il portale nazionale degli appalti di innovazione realizzato da Agid per favorire l’incontro tra domanda e offerta di servizi innovativi tra PA e operatori di mercato. Del ruolo fondamentale della domanda pubblica si parlerà anche a Connext, il primo evento di partenariato industriale promosso da Confindustria.
L’utilizzo delle procedure innovative, dagli appalti pre-commerciali agli altri istituti del Codice dei Contratti, come il partenariato per l’innovazione, il dialogo competitivo, la procedura competitiva con negoziazione, permettono alle pubbliche amministrazioni di cambiare approccio verso il mercato. Questi strumenti favoriscono un dialogo aperto con le imprese e con il mondo della ricerca, permettono procedure di acquisto più flessibili e risparmi di spesa, lasciando agli operatori economici la libertà di proporre risposte multidisciplinari e più efficaci.
"Il protocollo che abbiamo firmato recentemente è per le regioni italiane e le province autonome un impegno vero, non formale", ha dichiarato a margine del convegno "Gestire la domanda pubblica come leva di innovazione", il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini. Un impegno, ha spiegato, "che però ha bisogno di essere tradotto". Adesso insieme agli altri soggetti firmatari, tra cui appunto Confindustria che ha voluto organizzare questo convegno, è il momento giusto per passare dalle parole ai fatti e qualcosa si sta già muovendo. Noi abbiamo bisogno di investire di più su soluzioni di appalti cosiddetti innovativi, sul procurement nelle Regioni, sulla formazione" delle figure che abbiano le caratteristiche giuste per innovare davvero. Bisogna "investire di più sui soggetti aggregatori o dar vita ad esempio alle centrali uniche di acquisto che, laddove sperimentate, stanno dando grandi risultati in termini di risparmio e maggiore efficienza. E io credo che l’appuntamento di oggi sia stato importante proprio per definire ulteriormente una piattaforma di azioni che devono essere fatte nelle regioni italiane e anche nei comuni e che secondo me possono dare una possibilità di investimento ulteriore al Paese".
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