Martedì scorso l'Assemblea regionale siciliana ha approvato, con 40 voti favorevoli, 2 contrari e 11 astenuti il disegno di legge n. 1264 - Stralcio I/A che modifica la legge regionale 12 luglio 2011, n. 12 e la legge regionale 17 maggio 2016, n. 8 in materia di Urega.
“Con l'approvazione da parte dell'Ars della riforma dell'Urega proposta dal governo, si sblocca finalmente la situazione degli appalti in Sicilia”, commenta il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
“Con la legge approvata si moltiplica il numero delle commissioni di gara e si attribuisce all'Urega, non un ruolo di gestione degli appalti, ma quello di controllo degli stessi. Sono previsti incentivi per le commissioni che operano velocemente e penalizzazioni per quelle che agiscono in ritardo.”
Il sistema Urega, ricorda Crocetta, “da stazione unica appaltante si era trasformato, negli anni, in commissione unica appaltante, prevedendo che presidenti della commissioni di gara potessero essere solo i presidenti o i vicepresidenti. Diciotto persone in Sicilia che dovevano gestire tutti gli appalti della Regione siciliana e degli enti locali, con un sorteggio del presidente di gara che avveniva, di fatto, tra due dirigenti cioè il presidente o il vicepresidente.”
“Con la nuova legge – continua il presidente della Regione Sicilia - si aumenta la trasparenza, l'efficienza degli appalti e si potrà velocizzare tutto il sistema di aggiudicazione relativo al Patto per la Sicilia. Ogni componente di commissione, incluso il presidente, non potrà essere nominato per più di due gare contemporaneamente.”
“Adesso – conclude Crocetta - è importante lo sblocco del Poc, già inviato a fine dicembre in Assemblea regionale. Il governo chiederà urgente trattazione perché, all'interno del Poc, sono contenute le risorse necessarie per intervenire in quei comuni che hanno subito alluvioni in questi giorni, per il reddito di inclusione per i poveri, per i disoccupati e per il servizio civile per i giovani”.